Galaxy S10 con scansione 3D del volto? Samsung potrebbe dirottare lo scanner dell'iride su modelli economici

Il sensore dedicato alla scansione dell'iride debuttò per la prima volta sullo sfortunatissimo Galaxy Note 7, per poi essere integrato su tutti i successivi modelli top di gamma Samsung a partire da Galaxy S8. Dopo quasi due anni di esperienza però, possiamo ormai decretare il quasi totale fallimento di una tecnologia ancora instabile, lenta e poco efficace. La strada ormai tracciata è quella del lettore di impronte integrato nel display e della scansione 3D del volto, con Galaxy S10 che potrebbe vantare entrambi. Lo scanner dell'iride andrà dunque in pensione?

Secondo alcune indiscrezioni, la risposta sarebbe no. Con ogni probabilità, Samsung smetterà di dotare i suoi modelli di punta di questa tecnologia, ma potrebbe subito dirottarla su dispositivi di fascia più economica, i quali – anche soltanto per questioni di marketing – potrebbero giovare di questo accorgimento. Grazie ad un firmware trapelato sul forum di XDA, potremmo anche conoscere il primo dispositivo frutto di questa riorganizzazione: nome in codice, grandppirislte.

Il nome commerciale di questo smartphone potrebbe essere Galaxy Grand Prime Plus (2018), dotato di specifiche di livello piuttosto basso, arricchite però proprio dalla presenza dello scanner dell'iride. Il riferimento al driver ktd2692_iris rintracciato nel firmware sembrerebbe lasciare pochi dubbi, ma sarà tutta da verificare la volontà di Samsung di farne una nuova prassi per la i suoi dispositivi di fascia media e bassa, o se si tratterà soltanto di un esperimento. Per onore di cronaca, ecco le altre specifiche conosciute del dispositivo: display da 5,5" 540 x 960 pixel, SoC Exynos 7870, fotocamera posteriore da 16 megapixel con ripresa video 4K e in slow motion, fotocamera anteriore da 5 megapixel, batteria da 3.630 mAh e USB Tipo C.