Android P Beta gira anche su smartphone non supportati ufficialmente, grazie a questo metodo

Android P si è ormai avvicinato a grandi passi al rilascio della versione definitiva, per la quale dovrebbe mancare poco più di un mese. Intanto, se volete provare in anteprima la versione Beta sul vostro dispositivo, è disponibile un nuovo metodo sviluppato da XDA, che permette l'installazione del porting anche su smartphone che non hanno il supporto ufficiale.

Gli unici due paletti che impone questo metodo sono il supporto a Project Treble e l'utilizzo di un SoC Qualcomm Snapdragon, due caratteristiche comunque abbastanza diffuse soprattutto sui prodotti più recenti.

La procedura prevede l'installazione di una Generic System Image (GSI), vale a dire un porting del firmware di Google Pixel XL basato su Android P Developer Preview 3. Essendo appunto un porting e non una ROM sviluppata a partire dai sorgenti, sono presenti vari bug e funzionalità non ottimizzate, ma è comunque un modo per testare in anteprima questa edizione di Android sul vostro terminale.

Ecco qui di seguito una lista degli smartphone che dovrebbero essere compatibili con questa GSI:

• Lenovo P2 (kunato)
• Lenovo Zuk Z2 Plus (z2_plus)
• LG V30 (h930)
• Motorola Moto G5 (cedric)
• OnePlus 5 (cheeseburger)
• OnePlus 5T (dumpling)
• Samsung Galaxy S9+ (Exynos) (starlte2) – highly unstable
• Xiaomi Mi 5 (gemini)
• Xiaomi Mi 6 (sagit)
• Xiaomi Redmi 3s/3x/Prime (land)
• Xiaomi Redmi 4 Prime (markw)
• Xiaomi Redmi 4A (rolex)
• Xiaomi Redmi 4x (santoni)
• Xiaomi Redmi 5 Plus (vince)
• Xiaomi Redmi Note 4 (mido)
• Xiaomi Redmi Note 5 Pro (whyred)

Il porting dovrebbe funzionare anche su altri modelli di vari OEM, ma come detto possono essere problemi d'incompatibilità o di ottimizzazione. Per maggiori informazioni e per scaricare i file d'installazione del porting di Android P Beta, trovate tutto l'occorrente a questo indirizzo.