Per le app Android sarà più semplice riconoscere automaticamente le nostre attività grazie all'API dedicata

Edoardo Carlo
Edoardo Carlo
Per le app Android sarà più semplice riconoscere automaticamente le nostre attività grazie all'API dedicata

L'evoluzione degli smartphone è un processo che procede sotto i nostri occhi senza che spesso riusciamo a rendercene pienamente conto. In pochi anni, i dispositivi che popolano le nostre tasche hanno espanso vertiginosamente le loro potenzialità, nella maggior parte dei casi semplificandoci la vita. In particolare apprezziamo sempre di più quegli accorgimenti software che vanno verso una direzione proattiva di previsione delle nostre necessità, senza bisogno di un nostro intervento diretto.

Per aiutare gli sviluppatori ad inserire nelle proprie app strumenti che consentano di riconoscere automaticamente le variazioni di contesti e attività per fornirci ciò di cui abbiamo bisogno nel momento esatto in cui lo necessitiamo, Google ha annunciato di aver messo loro a disposizione la Activity Recognition Transition API.

Si tratta di una semplice API – derivata dal lavoro portato avanti da Google per la modalità Non disturbare automatica durante le sessioni di guida per gli smartphone Pixel 2 – che fornisce uno strumento più puntuale ed integrato nel codice Android per dotare le app di funzioni sempre più smart, con un minor impatto sui consumi.

Il calcolo del chilometraggio, il resoconto dei nostri viaggi e degli spostamenti saranno tracciati automaticamente (sempre con il consenso degli utenti) con più accuratezza ed efficienza nell'impiego delle risorse rispetto al passato.