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Ecco il primo video che vi mostra i temi di Substratum su Android Oreo, senza permessi di root

Edoardo Carlo
Edoardo Carlo
Ecco il primo video che vi mostra i temi di Substratum su Android Oreo, senza permessi di root

Ve l'abbiamo anticipata pochi giorni fa, una notizia davvero interessante, che farà felici gli amanti della personalizzazione di Android e di cui potrebbe cambiare completamente l'approccio adottato fin qui. Il team di sviluppo di Substratum sta rifinendo un sistema di temi – davvero potente e profondo – per Android Oreo, che non necessita dei privilegi di root. E oggi è disponibile un video che ne mostra il funzionamento per la prima volta.

Nel video – postato da Nicholas Chum, membro del progetto Substratum – si può apprezzare l'eccellente stabilità raggiunta dal sistema di temi, nonostante il progetto sia ancora in sviluppo e non sia stata rilasciata nemmeno una beta pubblica. Lo smartphone utilizzato per la prova è un Nexus 6P, su cui gira una versione completamente stock di Android Oreo, priva dei permessi di root.

Per funzionare, il sistema di temi necessiterà pero di privilegi elevati, che andranno concessi tramite un one-click tool, sviluppato sempre dai ragazzi di Substratum, che semplificherà ulteriormente il procedimento, non costringendo gli utenti ad adoperarsi fra collegamenti al PC e comandi ADB vari.

Una volta ottenuti i giusti permessi, l'app di Substratum sarà in grado di attivare, disattivare, aggiungere ed eliminare i temi, in modo istantaneo e senza crash o tentennamenti di sorta. L'app dovrebbe essere rilasciata ufficialmente entro una settimana e sarà a pagamento (il prezzo non è ancora stato comunicato), mentre la versione root rimarrà gratuita.

Trattandosi di un passo epocale per il mondo Android, alcuni utenti stanno faticando a capire come il nuovo sistema di temi sviluppato da Substratum potrà davvero funzionare così bene, senza richiedere interventi di modding puro dall'utente. Per questo motivo, su XDA Developers potete trovare una serie di FAQ, volte a fugare i dubbi più frequenti circa questa grande novità. Qui sotto invece, il video della prima prova.

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