Galaxy Note 8, il primo smartphone dual camera di Samsung: ecco come potrebbe funzionare (foto)

Edoardo Carlo
Edoardo Carlo
Galaxy Note 8, il primo smartphone dual camera di Samsung: ecco come potrebbe funzionare (foto)

Ancora informazioni trapelate da fonti interne Samsung. Dopo il training manual di Galaxy S8 Active, che ci ha svelato specifiche complete e design del prossimo top di gamma rugged dell'azienda, ora è la volta dello smartphone più atteso degli ultimi mesi, assieme ad iPhone 8: Galaxy Note 8. Sono infatti trapelate delle slide informative che riguardano il prossimo esponente della serie Note, in particolare un suo specifico aspetto, forse proprio quello che desta più curiosità: il sistema dual camera.

Non è un segreto infatti che Galaxy Note 8 sarà il primo smartphone Samsung equipaggiato con due fotocamere posteriori (sempre che non venga battuto sul tempo da altri modelli), ciò che rimane in dubbio – trattandosi proprio della prima volta per Samsung – è l'approccio scelto dal colosso coreano. LG, Huawei ed Apple, negli ultimi anni, ci hanno dimostrato come siano possibili filosofie diverse. Le informazioni trapelate provano a chiarirci meglio questi quesiti.

Si parte con una funzione chiamata Smart Zoom, che promette uno zoom ottico fino a 3x, ovvero senza perdita di definizione. Potrebbe quindi trattarsi di una soluzione simile a quella di iPhone (e poi altri produttori che ne hanno preso spunto), dove lo zoom risulta comunque non esattamente ottico, ma frutto della cooperazione fra i due sensori. Una seconda funzione è definita Refocus, già vista diversi anni fa su HTC One M8. Si tratta della possibilità di scegliere il soggetto da mettere a fuoco, anche in post produzione. La funzione potrebbe basarsi sulla capacità del sistema dual camera di rilevare la profondità tramite una misurazione 3D dell'ambiente (Depth Application).

Si prosegue poi con uno dei cavalli di battaglia del comparto fotografico di Galaxy S7 ed S8, ovvero la capacità di scattare ottime fotografie anche in condizioni di scarsa luminosità. In questo caso è soprattutto l'apertura focale a determinare la bontà di uno scatto, ma la presenza di due sensori, unita agli algoritmi elaborati da Samsung, potrebbero restituire risultati ancora più interessanti, sfruttando le funzioni di un HDR avanzato e delle modalità Brighter e Super Night Shot.

La disposizione affiancata dei due sensori lungo l'asse delle ascisse potrebbe essere sfruttata da Samsung anche per un'altra modalità, chiamata Perspective View. Si tratta della possibilità (immaginiamo sempre in post produzione) di inclinare l'angolo di visuale della foto scattata, inclinando il punto di vista a destra o a sinistra di 45°. L'ultima funzione mostrata, denominata Background Effect, sembra nient'altro che un filtro di sfocatura applicato allo sfondo, un effetto bokeh esasperato che non è chiaro come verrà applicato.

Insomma, se qualcuno di voi sta attendendo Samsung Galaxy Note 8 anche e soprattutto per il suo comparto fotografico, difficilmente rimarrà deluso, perché la casa coreana – forte dell'esperienza e degli ottimi risultati ottenuti con Galaxy S8 e predecessori – pare che abbia in serbo per voi una dotazione hardware e software in grado sbaragliare la concorrenza.