Project Treble non porterà soltanto aggiornamenti più frequenti, ma migliorerà anche la sicurezza (foto)

Andrea Centorrino
Andrea Centorrino
Project Treble non porterà soltanto aggiornamenti più frequenti, ma migliorerà anche la sicurezza (foto)

Poco prima della conferenza per sviluppatori di maggio, Google ha presentato un nuovo paradigma per l'architettura di Android, che permetterebbe ai produttori di ridurre il tempo di sviluppo dei vari aggiornamenti: Project Treble.

"Compartimentando" l'architettura del sistema operativo, produttori hardware come Qualcomm non dovrebbero riscrivere il codice per i loro chip ogni qual volta venga rilasciata una nuova versione di Android, portando al rilascio, da parte dei produttori di smartphone e tablet, di aggiornamenti più frequenti.

Difatti, le personalizzazioni dei produttori verrebbero escluse dal cuore di Android, per essere aggiunte come moduli separati. Al momento, ogni HAL (Hardware Abstraction Layer, fornisce un'interfaccia fra il codice generico in esecuzione sul dispositivo ed il codice specifico per un determinato componente hardware) viene eseguito all'interno dello stesso processo, con accesso pressoché diretto al kernel e fin troppi permessi, che ne pregiudicano la sicurezza.

Con Project Treble, verrà creato un altro "strato" in cui inserire gli HAL, che di volta in volta verranno richiamati dal processo e si interfacceranno con il kernel.

Questo comporterebbe un impatto minimo in termini di performance, ma un grande beneficio in termini di sicurezza.

L'idea di sicurezza, spiegata da Robert Sesek, sviluppatore appartenente al team di Google Chrome, è quella dividere le operazioni in "pezzi" più piccoli e più difficili da bucare, rendendo, in termini metaforici, la catena più sottile e lunga, ma con anelli più robusti.