Adesso tutti gli sviluppatori potranno pubblicare le proprie app compatibili con Daydream

Andrea Centorrino
Andrea Centorrino
Adesso tutti gli sviluppatori potranno pubblicare le proprie app compatibili con Daydream

La quantità di app compatibili con Daydream, il nuovo standard Google per la realtà virtuale, non è ai livelli di Cardboard, ed il motivo è presto detto: subito dopo l'annuncio, solo pochi sviluppatori selezionati hanno avuto la possibilità di caricare le proprie creazioni sul Play Store; la situazione è destinata a cambiare a breve, visto che adesso questa possibilità è aperta a tutti.

La scelta dei dirigenti di Mountain View è comprensibile: la realtà virtuale deve essere calibrata con cura, per evitare ripercussioni sulla salute dell'utente. Se un'app mal congegnata provoca solo qualche fastidio in termini di tempo perso, una realizzata per la realtà virtuale potrebbe portare alla cosiddetta "nausea da VR", e si sa che per una tecnologia nascente, la prima impressione è tutto.

Aspettiamoci dunque, oltre a nuovi visori e smartphone compatibili con Daydream, anche tante nuove app: se Samsung è riuscita ad arrivare a 5 milioni di utenti con il suo Gear VR, dove potranno arrivare Google ed i suoi partner?