Multirecensione - Tap My Katamari, Rodeo Stampede, Fearless Fantasy

Il tre è il numero perfetto. Così ho sentito dire in giro.
Giorgio Palmieri
Giorgio Palmieri
Multirecensione - Tap My Katamari, Rodeo Stampede, Fearless Fantasy

Una vecchia conoscenza, una bella sorpresa e un titolo fuori di testa: sono i tre protagonisti del nuovo appuntamento con la nostra rubrica Multirecensione. Bando alle ciance, andiamo a scoprirli insieme, perché ne vale assolutamente la pena, oggi più delle altre volte.

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Tap My Katamari

Per chi non la conoscesse, la serie Katamari nacque su PlayStation 2 con la pubblicazione di Katamari Damacy. Probabilmente non ne avete mai sentito parlare, ma non vi biasimeremo: il gioco in questione, in effetti, non è mai uscito in Europa. Solo il suo seguito, We Love Katamari, ha varcato i confini nipponici, arrivando persino nel nostro bel paese.

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Chi conosce la saga sa benissimo di cosa stiamo parlando, ossia di un videogioco estremamente originale in cui l’obiettivo è raccogliere qualsiasi elemento presente nello scenario, da animali e persone, fino ad arrivare a isole e pianeti, cercando di realizzare il Katamari più grande di sempre, una palla in grado di attrarre a sé qualsiasi cosa, purché l’oggetto in questione sia pari alla sua attuale grandezza.

Vedere quindi un concept così particolare trasformarsi in un banale gioco automatico, in tutta franchezza, fa davvero storcere il naso. Tap My Katamari è infatti il tentativo di Bandai Namco di estendere la proprietà intellettuale a quante più persone possibili con un clicker game non particolarmente ispirato, nel quale possiamo trovare le caratteristiche distintive del franchise utilizzate solo come contorno.

Ci troverete sì la classica palla da ingigantire, ma tutte le dinamiche di gioco sono state sostituite dal classico tap per ridurre la distanza tra un oggetto e l’altro. Potrete anche reclutare una serie di principi per fargli svolgere il lavoro sporco (sì, proprio come Battleborn Tap e tutta l’allegra combriccola). Insomma, non c’è proprio nulla di nuovo, anche se, nel suo genere d’appartenenza, non è sicuramente il peggiore, soprattutto grazie all'interfaccia ben curata e al comparto audio di spicco, preso più che altro dall'originale.

Tuttavia Katamari può, anzi, doveva essere sfruttato in maniera diversa. Speriamo solo che accada, prima o poi.

Rodeo Stampede

Chi l’avrebbe mai detto che un gioco sull'amministrazione di uno zoo potesse essere così divertente? Dunque preparatevi a cavalcare gli animali della savana armati di lazo, oltre che di pazienza e riflessi, in questo bizzarro titolo prodotto da Yodo Games 1 ( i produttori di Crossy Road) e sviluppato da Featherweight Games.

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Il gioco in questione è diviso sostanzialmente in due parti: endless runner a corsa automatizzata e gestionale. Nella prima si vestono i panni di un baldo giovane in groppa ad un bufalo, e lo si comanderà trascinando il dito sullo schermo. Rilasciandolo, il simpatico protagonista balzerà in avanti, pronto per agguantare un altro animale attraverso un semplice tap. Chiaramente il gioco vi invita a cambiare animale con una certa frequenza, visto che, nel caso rimarrete troppo tempo ancorati alla stessa bestia, questa inizierà ad imbizzarrirsi, e sarà quindi impossibile controllarla.

La meccanica portante potrebbe inizialmente risultare fin troppo semplice, ma riesce a strutturarsi sorprendentemente bene. L’obiettivo ultimo è quello di catturare più belve possibili (sì, perché potrete acciuffarle semplicemente resistendo sulla loro schiena per un piccolo lasso di tempo la prima volta che le incontrerete, mentre tenteranno di disarcionarvi), per poi infilarle nello zoo, fare soldi e potenziare le specie animali al fine di sbloccare nuovi potenziamenti, i quali vanno ad arricchire la formula.

Dopo aver perso la mano con la meccanica a trascinamento e del balzo, Rodeo Stampede, statene certi, risulterà estremamente spassoso, e in un certo senso anche fresco data la tipologia un po’ abusata nel panorama Android, e che questo titolo riesce ad innovare con piccole, ma simpaticissime trovate.

Fearless Fantasy

Concludiamo con un gioco a pagamento (circa un euro, senza acquisti in-app) che non dovreste lasciarvi sfuggire. Si intitola Fearless Fantasy e condensa il genere del gioco di ruolo sulla piattaforma mobile privandolo dell’esplorazione e dei dialoghi prolissi: cosa resta? I combattimenti, ovviamente!

[sentence_dx]alcune idee prese da titoli come Shadow Hearts (solo i più anzianotti tra di voi se lo ricorderanno)[/sentence_dx]

Il sistema di combattimento studiato dai ragazzi di tinyBuild è parecchio interessante, ed infatti riprende alcune idee caratteristiche da titoli come Shadow Hearts (solo i più anzianotti tra di voi se lo ricorderanno) e le implementa in un modo tutto suo, dove la telecamera aiuta a spettacolarizzare e valorizzare le scene, e le gesture a schermo scandiscono e diversificano ciascuna mossa, dal semplice attacco alle abilità più devastanti: chiaramente più agirete con tempismo e precisione, più i danni saranno elevati.

L’atmosfera è poi fuori di testa, con personaggi e conseguente doppiaggio altamente fuori dalle righe, ma in maniera tale da risultare simpatico e mai stucchevole. Anche il design dei mostri vi strapperà un sorriso proprio per la stranezza con cui è farcita l’intera esperienza.

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Buono anche il sistema di sviluppo che, pur non essendo molto approfondito, consente un discreto grado di personalizzazione, con abilitá difensive o offensive, statistiche da assegnare a proprio piacimento e vari pezzi di equipaggiamento, mentre la longevità si attesta sulle circa cinque ore nel caso vogliate affrontarlo solo alla difficoltà più bassa (una stella, ce ne sono tre in tutto), una longevità a nostro avviso giusta per un prodotto che, in fondo, propone solo battaglie a turni (ben fatte, però!), e che quindi è soggetto a rischio ripetitivitá.