L'idea di Play Store costa una lunga battaglia legale ad uno sviluppatore

Massimo Maiorano
Massimo Maiorano
L'idea di Play Store costa una lunga battaglia legale ad uno sviluppatore

Conosciamo bene i patent troll, li abbiamo visti in azione un sacco di volte, soprattutto contro grandi aziende e con vani tentativi talvolta al limite del ridicolo, ma non tutti sanno che essi arrivano anche ad attaccare sviluppatori senza alcuna colpa e difficilmente in grado di difendersi appropriatamente a livello economico nelle opportune sedi legali.

Succede negli Stati Uniti, dove lo sviluppatore di un simulatore di volo per Android sta combattendo da quattro anni contro un patent troll che, a suo dire, possiede l'esclusiva sull'idea stessa di Play Store. Lo sviluppatore Meyer avrebbe inizialmente violato 1 su 113 vaghi punti chiave del brevetto di tale Uniloc, e dopo aver con successo vinto la relativa battaglia legale si è visto nuovamente accusato da Uniloc a causa di un ulteriore punto chiave. Inutile dire che la battaglia legale tende purtroppo ad essere persa dallo sviluppatore a causa delle cifre coinvolte nella difesa, stimate tra 1,5 e 3 milioni di dollari.

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Anche in questo caso parliamo di qualcosa di davvero infondato: perché dovrebbe essere l'utente finale / sviluppatore a violare un brevetto che sembra parlare del Play Store? Forse sarebbe il caso che le grandi aziende come Google e Apple entrassero in gioco per difendere i propri sviluppatori, ma basterebbe a fermare simili comportamenti?