Super Boys The Big Fight è il Super Smash Bros. per Android? (recensione)

È tempo di menare le mani in compagnia dei più strampalati eroi della TV del futuro. Ecco la nostra recensione di Super Boys The Big Fight.
Giorgio Palmieri
Giorgio Palmieri
Super Boys The Big Fight è il Super Smash Bros. per Android? (recensione)

Super Smash Bros. è una serie di picchiaduro prodotti da Nintendo accomunati dalla importante presenza dei personaggi facenti parte dell’universo dei numerosi prodotti sviluppati dall’azienda di Kyoto. Non è quest'ultima la sola peculiarità a rendere prestigiosa la saga sopracitata: oltre alla comparsa di guest star d’eccezione nel roster, quali Sonic o Pac-Man, l’epopea videoludica di Super Smash Bros. sfoggia un sistema di combattimento in cui le combo vengono determinate dal concatenamento di numerose mosse direzionali ben diversificate da personaggio a personaggio. Super Boys The Big Fight si edifica sulle stesse (o quasi), ambiziose premesse del picchiaduro di Nintendo, e noi, ovviamente, non ci siamo fatti sfuggire l’occasione di provarlo a fondo.

Il festival delle botte

Super Boys (8)

Non potendo permettersi di far partecipare personaggi come Red di Angry Birds o una Sparasemi di Plants Vs. Zombies per problemi quasi certamente riconducibili a questioni economiche, Mooff Games, software house cinese dietro a Super Boys The Big Fight, ha ben pensato di popolare il titolo con i personaggi provenienti dai suoi prodotti mobile, come Blackmoor o Toon Shooters, accompagnandoli però con cloni di personalità note (Romario vi dice qualcosa?) e alcune guest star come il Purple Shirted Eye Stabber di Cyanide & Happiness.

Il risultato, contestualizzato in una sorta di show televisivo, è un roster di eroi abbastanza ampio e ben assortito, in particolare nello stile, dove animali antropomorfi sono affiancati da umanoidi dalle stazze variabili.

Il genere è ovviamente quello del picchiaduro bidimensionale, che sposa il free-to-play, dove l’azione si svolge su stage costruiti a più strati. Questa struttura dei livelli consente ai lottatori di sfidarsi su vari piani di altezza, una scelta quantomeno azzeccata dato che le battaglie possono coinvolgere anche otto partecipanti.

Solitamente l’ambiente di gioco, poi, viene cosparso di oggetti da raccogliere per scagliarli contro i nemici: sarà compito vostro arrivare all'arma in questione prima dei rivali, altrimenti preparatevi a subire danni notevoli.

I controlli sono basati sull'uso di uno stick analogico virtuale e tre pulsanti adibiti al salto, all’attacco e alla super-mossa. Le pressioni prolungate e la concatenazione dei bottoni salto e attacco producono colpi speciali da sfruttare a proprio vantaggio in base alla situazione, proprio come in Super Smash Bros.

A differenza di quest'ultimo, però, nel titolo di Mooff Games non bisogna scagliare i personaggi al di fuori della schermata per sconfiggerli, ma semplicemente azzerare la barra della vita dei malcapitati.

Super grattacapo Big problema

Il parco mosse di ogni personaggio è molto limitato, ma la forza di Super Boys The Big Fight sta nel suo sistema di gestione del team, che permette non solo di potenziare ogni membro a piacimento, ma anche di cambiare eroe in battaglia con l’apposito pulsante.

È possibile poi assemblare il proprio Dream Team scegliendo tra una miriade di strambi energumeni, collezionabili tramite un sistema che prevede l’uso di valuta standard o premium per sbloccarne uno casualmente, con un margine di rarità maggiore se si decide di spendere, ovviamente, la valuta premium. A proposito di rarità: ogni personaggio ha una statistica “stelle” che rappresenta la sua forza. L’unico limite nella creazione della propria squadra sta proprio nel valore complessivo delle stelle che non può superare un certo valore determinato dal livello dell’account del giocatore.

Capirete quindi che si tratta di una produzione molto corposa, che nell'ambiente mobile cerca di differenziarsi, pur comunque rimanendo fedele alla filosofia del gioco su smartphone e tablet, con partite brevi, gameplay immediato e impalcatura freemium (veramente poco invadente). Peccato che il picchiaduro di Mooff Games soffra di un grave, gravissimo problema che ne inficia pesamente la qualità: i pessimi controlli.

Super Boys (2)

Lo stick analogico virtuale, infatti, è quanto di più scomodo abbiamo mai provato su un titolo del genere. Non sappiamo se è un problema di sensibilità o calibrazione, fatto sta che è qualcosa di talmente fastidioso che rende alcune partite praticamente ingiocabili, riducendo l’interattività negli scontri, non tanto nella concatenazione delle mosse quanto nei movimenti semplicemente ingestibili in determinati frangenti, con la levetta virtuale che fa i comodi suoi, non curante delle azioni del giocatore. È purtroppo una problematica davvero importante quella dei controlli che inasprisce un piatto altrimenti molto goloso.

Giudizio Finale

Super Boys The Big Fight ci ha deluso.

Veder perdersi in un bicchiere d’acqua una produzione così ambiziosa e piena di pregi come questa, davvero, fa stringere il cuore. Perché non dedicarsi un po’ di più alla stesura di un’interfaccia di controlli virtuali più consona al touchscreen? Peccato. Proprio un peccato.

PRO CONTRO
  • Unico nel suo genere su mobile
  • Struttura freemium permissiva...
  • Ampia offerta contenutistica
  • Sistema di sviluppo e gestione della squadra sfaccettato
  • Controlli a dir poco pessimi
  • ...ma sono presenti alcuni confini legati all'acquisizione dei personaggi
  • Parco mosse limitato