Il backup delle app di Android 6.0 Marshmallow funziona davvero?

Android 6.0 Marshmallow ha introdotto il backup automatico delle app. Ma funziona davvero come vorremmo?
Lorenzo Quiroli
Lorenzo Quiroli
Il backup delle app di Android 6.0 Marshmallow funziona davvero?

Non ci fu un vero e proprio annuncio riguardante questa funzionalità sul palco del Google I/O lo scorso 28 maggio, ma Android 6.0 Marshmallow ha introdotto il backup automatico dei dati delle app. Una settimana dopo vediamo come funzione e soprattutto se funziona.

La risposta in breve, come spesso in questi casi, è a metà tra il sì e il no. Forse proprio per questo Google non ha voluto pubblicizzarlo troppo, relegandolo alla documentazione di Marshmallow piuttosto che esibirlo sul palco.

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Partiamo però da una notizia positiva: il backup funziona ed è in grado di ripristinare un'app esattamente com'era, visto che carica sul vostro Google Drive (senza utilizzare però il vostro spazio) tutta la cartella /data/data/[app-name], copiando così tutto tranne la cache dell'app.

Quali sono però i requisiti che un'app deve avere affinché avvenga il backup dei suoi dati:

  • Avere target SDK pari o superiore a 23, ossia Android 6.0 Marshmallow
  • Non avere inserito nel manifest la stringa "android:allowBackup="false""

Quante app supportano il backup di Marshmallow

Delle prime 200 app (giochi esclusi) di terze parti in classifica sul Play Store americano, 190 avevano target SDK 22 o inferiore.

6 delle 10 rimanenti inoltre avevano la stringa per escludere il backup e una ha subito diversi crash durante il backup. I vincitori sono quindi 3: Instagram, Dubsmash e Zedge Ringtones & Wallpapers.

La situazione andrà migliorando con il tempo: 92 app hanno target SDK 22, solo dopo pochi mesi dal rilascio di Android 5.1 e il numero crescerà presto anche per Marshmallow e il target API 23. Delle app di Google preinstallate solo l'orologio è dotato del backup, ma per qualche ragione non salva le sveglie, mentre le altre preferiscono il normale processo di sincronizzazione già esistente.

Perché non forzare il backup di tutte le app?

Google ha deciso ancora una volta di lasciare la scelta agli sviluppatori per diversi motivi: se un'app usa la crittografia dei dati, allora il ripristino fallirà visto che la chiave sarà persa. O ancora: se un'app usa Google Cloud Messaging allora il ripristino dell'ID provocherà problemi sul dispositivo.

Conclusioni

Il backup di Marshmallow è una sorta di beta: ogni tanto funziona e dimostra come un backup affidabile e semplice sia possibile anche su Android ma la sua diffusione al momento non permette di farci affidamento. Il suo futuro potrebbe essere roseo, ma il presente è ancora grigio.

Fonte: Ars Technica