YotaPhone ha una backdoor per il KGB (aggiornato con smentita)

Nicola Ligas
Nicola Ligas Tech Master
YotaPhone ha una backdoor per il KGB (aggiornato con smentita)

In un mondo che considera la privacy un fattore sempre più importante, fa un po' sorridere il candore nelle dichiarazioni di Sergey Chemezov, capo di Rostech corporation, l'azienda che in pratica produce lo smartphone:

L'FSB (Federal Security Service, ex KGB) avrà accesso alle informazioni degli utenti. Non avremmo il diritto di immettere lo smartphone sul mercato in altra maniera,altrimenti potrebbe essere usato da terroristi o criminali.

YotaPhone ha quindi una backdoor atta allo scopo, ed anzi, secondo Chemezov sono da condannare quei dispositivi che non ne hanno una, come iPhone (chiamato espressamente in causa), divenendo così "la scelta per i terroristi".

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Le buone notizie sono però che a febbraio 2016 arriverà YotaPhone 3, ed in seguito anche una versione economica dello smartphone, che abbiamo conosciuto col nome di YotaPhone 2c. Rimane solo verificare se queste backdoor siano presenti su tutti gli YotaPhone globali, giusto per capire il senso da dare a queste "buone notizie".

Aggiornamento: Yota afferma ufficialmente che non ci sia alcuna backdoor sugli YotaPhone e dà la colpa ai media russi, autori del report iniziale, per aver mal riportato le parole di Mr. Chemezov.