C'è davvero bisogno degli activity tracker per monitorare quanto camminiamo?

Giuseppe Tripodi
Giuseppe Tripodi Tech Master
C'è davvero bisogno degli activity tracker per monitorare quanto camminiamo?

Qualche settimana fa il nostro Nicola è andato a spasso con ben tre smartband al polso, per effettuare una prova su quale fosse la più affidabile: magari si sarebbe potuto evitare la fatica, se avesse letto questo studio della Pennsylvania University.

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Secondo quanto rivelato da alcuni test eseguiti in uno studio di questa università, infatti, gli smartphone offrono un grado di precisione molto simile a quello degli activity tracker. Inoltre, è interessante notare che tra le cifre riportate da Galaxy S4 e iPhone 5S (i due dispositivi utilizzati) c'è stato un margine d'errore compreso tra -6,7% a 6,2% , mentre i numeri degli smart band avevano un margine d'errore molto più elevato, tra -22,7% a -1,5%.

I dispositivi wearable coinvolti nello studio sono stati Nike Fuelband, Jawbone UP24, Digi-Walker SW-200, Fitbit Flex, Fitbit One e Fitbit Zip: solo gli ultimi due hanno garantito una precisione significativamente maggiore rispetto agli smartphone.

In ogni caso, si tratta solo di uno studio ed è evidente che un esperimento del genere non possa essere un metro di paragone assoluto, specialmente se consideriamo che non sempre abbiamo lo smartphone in tasca, mentre è più improbabile non avere lo smart band al polso.

Via: 9to5Google