Evoland innova scavando nel passato (recensione)

Giorgio Palmieri
Giorgio Palmieri
Evoland innova scavando nel passato (recensione)
Evoland (1)

Tracciare il percorso e i rispettivi punti focali della storia videoludica non è operazione da poco, specie se, per chissà quale motivo, lo si vuole fare in un videogioco. L’esperimento Evoland ci prova, e nasce nel 2013 su PC dalle mani di giocatori affezionati a quelle saghe che inevitabilmente hanno reso il media videoludico quello che è oggi. Difficile relegare il titolo di Shiro Games ad un solo genere: potrebbe essere definito un’avventura che racconta l’evoluzione del gioco di ruolo, ma la fresca idea di base non si ferma solo a questo e, anzi, si rivela una delle esperienze più innovative degli ultimi anni, ed è finalmente disponibile anche su mobile.

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Evoland (3)

Nonostante la sua natura di nicchia, indirizzata perlopiù ai cosiddetti nerd capaci di cogliere i tanti riferimenti ai fasti del passato, Evoland è un titolo adatto un po’ a tutti su mobile, complice una fresca struttura che definiamo una sorta di crescendo.

Tutto inizia dalle radici del videogioco stesso, con i soli colori del bianco e nero, e i movimenti limitati su due direzioni. Il tutto poi si espande a tappe raccogliendo dei speciali forzieri i quali aggiungono nuove meccaniche alla formula: dall’aggiunta dei colori e delle texture, fino ad arrivare ai miglioramenti al cuore del gameplay, il gioco mantiene sempre un interesse alto, che infonde nel giocatore una curiosità insistente nel scoprire cosa ci riserva il prossimo forziere.

La scelta poi di alternare progressi tecnologici (8 bit, 16 bit, tridimensionalità) a cambiamenti ludici (di cui non vi riveleremo nulla) con la giusta misura si rivela una dicotomia particolarmente azzeccata, frutto di un lavoro certosino e di passione, soprattutto. Quest’ultimo aspetto si evince nelle battute, sempre ricercate con cura, dalla più nostalgica a quella contemporanea.

It's dangerous to go alone!

Evoland (8)

Strutturalmente, siamo dinanzi ad un titolo che alterna sezioni a-la-Zelda con tanto di combattimenti in tempo reale, a fasi di esplorazione farcite di incontri casuali tipici di Final Fantasy.

Evoland non si ferma però qui: si passa infatti per enigmi, minigiochi, trappole, dialoghi, e per tutti quei cliché che definiscono uno dei generi che quest’ultima generazione sta un po’ trascurando. Essendo un porting, l'adattamento dei controlli spazia dal "successo" al "si poteva fare di meglio", con una qualità media accettabile.

Croce e delizia del gioco è proprio la sua impalcatura: l’avventura ci lancia novità ogni manciata di minuti, non approfondendo mai troppo i vari aspetti, ma piuttosto punta a meravigliare il suo giocatore costantemente. Questo continuo mutarsi sembra imbastire quasi un nuovo genere, non destinato a diventare un habitué come si suol dire, quanto piuttosto a garantire un’esperienza videoludica finalmente fresca, nuova, basata sul passato ma mai provata, che risulta parecchio piacevole.

Il viaggio è però relativamente breve: bastano infatti tre ore circa per completare il gioco, con una manciata di ore in più se si vuole esplorare in lungo e in largo ogni anfratto.

Almeno il tempo è denso di freschezza sin dai primi instanti di gioco, quindi, al prezzo proposto da Shiro Games (4,49€), il pacchetto ci è sembrato abbastanza invitante e calibrato. Manca però la componente "storica" degli acquisti in-app: fortuna che gli sviluppatori abbiano scelto di tenerla fuori.

Memorie del passato

Evoland non è un’enciclopedica esperienza, è un viaggio fantastico delineato per veicolare piccoli ma sani sorrisi nostalgici. Le chicche e le strizzate d’occhio ai fan strabordano, e il gameplay è il risultato di un sapiente e riuscitissimo miscuglio tra curiosità e divertimento, mentre la profondità di gioco poteva essere materia di più azzardo, e ci lascia desiderosi di un secondo capitolo che, per la cronaca, arriverà. Da assaporare, senza alcun ombra di dubbio, per tuffarsi in quel mare di ricordi così piacevoli, o semplicemente per giocare a qualcosa di nuovo. Per davvero.

PRO

CONTRO

  • Innovativo
  • Letteralmente spassoso
  • Una sorpresa continua
  • Graficamente curato e delizioso
  • Sistema di controllo migliorabile
  • Profondità minima

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