Il CFO di Google ammette gli errori fatti con Nexus 6 e Google Glass

Nicola Ligas
Nicola Ligas Tech Master
Il CFO di Google ammette gli errori fatti con Nexus 6 e Google Glass

Durante la periodica conferenza sul bilancio, il Chief Financial Officer di Google, Patrick Pichette, ha rilasciato alcune dichiarazioni in merito sia a Nexus 6 che ai Google Glass. Il primo è reo di una disponibilità quantomeno altalenante, che Pichette attribuisce al fatto che lo smartphone è stato "molto ben recepito" e soprattutto al fatto che le previsioni di Google erano state troppo pessimistiche in merito alla domanda dello smartphone, portando così a scorte scarse (dove l'avevamo già sentita questa?).

Il CFO non ha divulgato comunque dati precisi sulle vendite di Nexus 6, che quindi possiamo solo supporre "elevate", senza per questo sapere esattamente di che cifre stiamo parlando. Visto però il prezzo dello smartphone e la scarsa disponibilità, è difficile immaginare volumi enormi.

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Riguardo i Google Glass, Pichette ha ammesso che "quando un team non è in grado di superare gli ostacoli ma c'è tanto potenziale", Google può chiedergli di "fare una pausa e prendersi il tempo per resettare la propria strategia", e questo è esattamente ciò che è successo recentemente con i Glass, che ora sono un progetto di Google a tutti gli effetti, e non più di Google X.


Visti dall'esterno gli errori di Google, sia col Nexus 6 che con i Glass, possono sembrare banali, ma nell'ottica di un'enorme azienda come BigG è piuttosto facile che la mano destra non parli con la sinistra, anche perché ci sono tante destre, e tante sinistre. Ciò nonostante, un errore è sempre un errore, ed è innegabile che in entrambi i casi ne siano stati fatti, ed il bilancio buono, ma non stellare, di Google ne è in parte ulteriore conferma.