
Android dalla A alla Z: come funziona il sensore di battito cardiaco?
A cosa serva un sensore di battito cardiaco dovrebbe essere ovvio a tutti. Ma come funziona queste tecnologia forse potrebbe esserlo altrettanto. Questa tecnologia è utilizzata ormai su molti wearable (come Moto 360 o Gear Live) e su qualche smartphone (come Galaxy S5 e Galaxy Alpha).
Un sensore di battito cardiaco deve essere necessariamente composto da un led luminoso e da un fotodiodo (che funziona un po' come un fotocamera "semplificata"). Il primo serve ad illuminare il vostro polpastrello (o braccio) in modo intenso e far così risaltare in modo il più chiaro possibile la differenza di luminosità che c'è fra quando il sangue sta passando nelle vostre vene e quando invece no. È proprio in questo modo che il software calcola poi, dopo una manciata di secondi, il ritmo a cui il vostro cuore sta pulsando il sangue nel vostro organismo. Questa tecnologia non è una novità e già da molto tempo alcune applicazini sfruttavano la fotocamera ed il led flash del telefono per ottenere un effetto simile.

Il vantaggio di avere un dispositivo apposito (per quanto riguarda gli smartphone) risulta nel fatto di avere fotodiodo e led il più vicini possibile (altrimenti il dito potrebbe non essere illuminato bene ed in modo uniforme) e di avere un fotodiodo programmato specificatamente per catturare una precisa variazione di luminosità.
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