OnePlus One: i primi inviti arrivano, ma in Cina si può già comprare

Emanuele Cisotti
Emanuele Cisotti Tech Master
OnePlus One: i primi inviti arrivano, ma in Cina si può già comprare

I giorni passano inesorabili dalla presentazione ufficiale di OnePlus One, e anche se l'azienda fa sapere che la concorrenza ci ha messo ancora di più a mettere in commercio i suoi dispositivi, chi attende il dispositivo sta iniziando a spazientirsi. Ma qualcosa sembra stia cambiando.

LEGGI ANCHE: OnePlus: le altre aziende sono più lente di noi

Negli scorsi giorni i primi utenti che avevano partecipato a vari contest (OnePlus aveva promesso inviti per tantissime vie diverse) hanno inizianto a ricevere i primi inviti per poter acqusitare tramite il sito ufficiale il tanto agognato OnePlus One, anche se in realtà non si conoscono i tempi di consegna precisi.

Come avere inviti? - Al momento, come OnePlus stessa chiarisce il modo migliore di ottenere un invito e chiederlo a chi ha già acqusitato un OnePlus One. Tenendo conto però che i primi 100 fortunati non hanno ancora per le mani un invito e che chi ha un invito non ha per le mani uno One, per adesso bisogna solo aspettare.

sx-phone

Un OnePlus One cinese - Una cosa sempre molto interessante del mondo della telefonia (e non solo) e che quello che succede in Asia sembra non toccare minimamente il resto del mondo, rimanendo spesso "nell'oscurità", forse anche per differenze culturali e specialmente di idioma. In pochi sanno quindi che esiste un OnePlus One cinese. In cosa differisce da quello nostrano? Intanto lo OnePlus One cinese è già disponibile all'acquisto, anche se i pochissimi pezzi disponibili sono già stati venduti (questo store dice di averne ancora a disposizione però). Ma non finisce qui: lo smartphone in versione asiatica è disponibile liberamente nelle varie colorazioni (es: bianco da 64 GB) e soprattutto perché non monta la CyanogenMod, ma la ColorOS, ovvero il sistema operativo (basato su Android) di Oppo (qui un confronto fra Oppo e OnePlus).

iOCrS4N

È una soluzione quantomeno curiosa, ma rimane il fatto che per noi sarà difficile comprendere il perché di una scelta, che probabilmente sembrerà ovvia agli occhi di un utente cinese (che sappiamo apprezza di più la ColorOS, rispetto ad una versione stock di Android).