WhatsApp rassicura gli utenti che i loro dati non andranno nelle mani di Facebook

Nicola Ligas
Nicola Ligas Tech Master
WhatsApp rassicura gli utenti che i loro dati non andranno nelle mani di Facebook

Non ti fai 500 milioni di amici, senza farti qualche nemico. Molti di voi avranno riconosciuto in questa frase, quella che ha accompagnato l'uscita del film The Social Network, ispirato alle vicende che hanno portato ai natali del social network per antonomasia: Facebook. Parafrasandola un po', potremmo dire che non spendi 19 miliardi di dollari, senza averne qualcosa in cambio, e ciò che Facebook valuta come più prezioso sono proprio gli utenti e i loro dati; utenti e dati di cui WhatsApp abbonda.

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A prendere ora la parola in merito è Jan Koum, CEO e co-fondatore di WhatsApp, che ci tiene a "chiarire bene le cose", sottolineando come il rispetto della privacy dei suoi utenti sia "scritto nel DNA" di WhatsApp, che è stata costruita con l'impegno di conoscere il meno possibile dei suoi utilizzatori. L'impegno di Koum in tal senso è tale, che l'elenco di dati che poi elenca ha quasi il sapore di una frecciatina, anche per Facebook.

 Nome, email, compleanno, indirizzo, lavoro, gusti personali, ricerche su internet, informazioni sulla posizione: sono tutti dati che WhatsApp non ha mai richiesto, né immagazzinato, e nulla cambierà in tal senso. E nulla di ciò cambierà in seguito alla "partnership" con Facebook: su questo punto Koum insiste al punto da affermare che se così avesse dovuto essere, allora non ci sarebbe stato alcun accordo. WhatsApp non modificherà quindi "i propri valori", e non comincerà ora a raccogliere dati che finora non ha mai raccolto, per consegnarli in mano a Zuckerberg e soci, e l'app continuerà ad operare in modo indipendente ed autonomo. E dei dati finora raccolti invece (delle conversazioni, delle immagini, dei video e di tutto quello che abbiamo condiviso), cosa ne sarà?  Questo Koum non ce lo dice, ma siamo piuttosto sicuri che, dopo aver speso svariati miliardi di dollari, Zuckerberg e soci non vorranno certo dare un'occhiata.

O forse sì? Trovate il comunicato ufficiale a questo indirizzo, qualora voleste leggerlo in inglese.