Motorola voleva produrre un vero smartphone Google, ma Larry Page si oppose

Lorenzo Quiroli
Lorenzo Quiroli
Motorola voleva produrre un vero smartphone Google, ma Larry Page si oppose

In molti sono rimasti delusi dal passaggio di proprietà di Motorola, acquisita da Lenovo, poiché il binomio con Google ha rappresentato per molto tempo la speranza di uno smartphone che potesse davvero brillare nel panorama moderno. Il risultato non è stato quello sperato, e a conferma di ciò arriva un report che spiega meglio il rapporto tra i due colossi.

Motorola infatti avrebbe voluto lavorare con il team di Android col fine di creare un vero smartphone Google, combinando il proprio hardware con le risorse software e i servizi del gigante di Mountain View, ma Larry Page glielo avrebbe impedito per paura di inimicarsi gli altri partner Android come Samsung, ribadendo che il firewall di cui si parlava in fondo non era solo una bella dichiarazione per la stampa, e consigliando di rivolgersi ad altri team come quello di Google+ o YouTube, che comunque non si sono rivelati entusiasti di cooperare con Motorola.

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In particolare Motorola avrebbe voluto accedere alla comprensione naturale del linguaggio e integrarla per creare un telefono che non rispondesse solo ad alcuni comandi predefiniti ma a qualsiasi domanda gli venga posta, a prescindere dalla forma. Il risultato è quello che conosciamo: il Moto X  è uno smartphone per molti versi sorprendente, ma non allo stesso modo in cui alcuni progetti di Google sono innovativi.