Firefox OS, la nostra intervista a Chris Lee

Nicola Ligas
Nicola Ligas Tech Master
Firefox OS, la nostra intervista a Chris Lee

Durante il Mobile World Congress abbiamo visitato anche lo stand di Mozilla, in particolare per parlare di Firefox OS, un sistema sempre più presente sui mercati emergenti, che non potremmo definire un vero competitor del robottino, quanto piuttosto un'alternativa per i paesi in via di sviluppo.

Mozilla ha esteso nel tempo le sue partnership, arrivando a quota 15 mercati e 21 operatori, oltre che 3 costruttori (tra i quali annoveriamo anche Huawei ed LG). Lo scopo principale di Firefox OS è quello di spingere gli utenti a passare da feature a smart-phone, e ciò è possibile sia grazie al prezzo contenuto (si parla di prodotti comunque inferiori ai 100€) che alla facilità d'uso, che fa della semplicità e delle gesture swipe il suo cardine. Sono inoltre disponibili due modalità di home screen: una tradizionale, a icone, ed una "a tile", un po' in stile Windows Phone e completi di sottotitoli, desinata a semplificare ulteriormente l'interfaccia. Questo è, a detta stessa dell'azienda, un segnale di come Mozilla stessa voglia che produttori e operatori personalizzino il sistema a loro immagine e somiglianza, proprio sfruttando la flessibilità di Firefox OS.

Nei prossimi mesi inoltre, Mozilla rilascerà quello che potremmo definire il suo equivalente di un Nexus: un dispositivo pensato per gli sviluppatori che vogliano salire sul treno di Firefox OS e creare contenuti che sfruttino tutte le ultime tecnologie che saranno integrate, come NFC, supporto LTE e dual SIM.

Per quanto riguarda le applicazioni, oltre a quelle tradizionali (Facebook, Twitter, Wikipedia, ecc.), Firefox OS propone nel suo marketplace contenuti locali sulla base del paese di provenienza (invisibili agli altri) e le immancabili web app, suo vero cavallo di battaglia. Al centro dell'esperienza d'uso, proprio come su Android, c'è anche la ricerca, sia locale che online, in modo che se ricercassimo il termine "Sushi", ad esempio, non avremmo come primo risultato un'app per il sushi (sempre se esiste), quanto piuttosto ciò che c'è di vicino a noi relativo a dove poterne fruire.

Parlando di sincronizzazione e backup dei dati, sembra che l'azienda voglia spingere molto in questo senso, puntando però principalmente (almeno nel prossimo futuro) su dei backup sempre più completi e poi magari (aggiungiamo noi) anche con una vera sincronizzazione cloud di contatti, dati e app con il proprio PC (grazie a Firefox).

Menzione d'onore (e foto a fine articolo) per uno smartphone da 25$ con processore single-core Cortex A5 da 1GHz e 1 GB di RAM che sarà lanciato tra qualche tempo, e che costituirà il più economico punto d'ingresso nel mondo smart di Firefox OS. Tra le altre caratteristiche uno schermo da 3,5 pollici, 2 GB di memoria interna e fotocamera da 2 megapixel.