Ratchet and Clank: BTN, la recensione del titolo dedicato al duo di Insomniac Games

Giorgio Palmieri
Giorgio Palmieri
Ratchet and Clank: BTN, la recensione del titolo dedicato al duo di Insomniac Games
Ratchet and Clank Before The Nexus icon

Dopo l’ottima tetralogia di Ratchet and Clank su Playstation 3, Insomniac Games continua ad espandere la propria IP verso nuovi orizzonti. In verità, lo aveva già fatto sempre sulla console Sony prima dell’uscita dell’ultimo episodio della saga, e benché questi siano esperimenti interessanti e riusciti in alcuni aspetti, alcuni fan del lombax e del suo amichetto robotico non hanno apprezzato la nuova direzione intrapresa dagli sviluppatori. Di sicuro leggere che sta per subentrare tra le file della saga un capitolo dedicato esclusivamente al mobile gaming e basato sulla formula endless run potrebbe far storcere il naso a più di una persona. Ratchet and Clank: Before the Nexus si presenta come una sorta di companion-app di Ratchet and Clank: Nexus, ma questa volta la staffetta dello sviluppo passa da Insomniac Games a Darkside Game Studio, il team dietro Bioshock 2 e Spec Ops: The Line, due titoli per console e PC.

Vediamo insieme se vale la pena passare le vostre ore di divertimento in compagnia di questo capitolo esclusivo di Ratchet and Clank per smartphone e tablet.

Giocabilità

endless run a tre corsie

Ratchet and Clank: Before the Nexus è un endless run a tre corsie, solo che quest’ultime sono state sostituite dalle rotaie, dove Ratchet ci scivolerà sopra con i suoi mitici Grindscarponi. Dal punto di vista del gameplay non cambia pressoché nulla in confronto ad altre produzioni dello stesso genere, come appunto Despicable Me: Minion Rush o Subway Surfers, risultando dunque già assaporata in molte salse. Ciò che aggiunge un po’ di pepe alla formula è la possibilità di sparare, elemento che ricorda un po’ la frenesia di gioco presente in Iron Man 3, ma che qui è resa decisamente più confusionaria.

Occhio alle trappole, soldato!

Occhio alle trappole, soldato!

l’azione di gioco avviene tutta in landscape

Infatti le classiche sezioni in cui bisognerà solo evitare le trappole messe apposta per darci del filo da torcere sono intervallate da momenti più frenetici dove sarà necessario sia uccidere i nemici, che schivare gli ostacoli.

Il sistema di controllo è sempre basato su swipe e tap, con l’unica differenza che qui, effettuando uno swipe verso l’alto e tenendo il dito sullo schermo per circa un secondo si potrà svolazzare in aria grazie alle eliche di Clank per evitare le trappole più ostiche.

A differenza dei più comuni Temple Run, l’azione di gioco avviene tutta in landscape, quindi tenendo il dispositivo in orizzontale come avveniva nel running game di Gameloft con protagonista Tony Stark. La scelta ci è sembrata di poco senso, poiché l’angolo di visione, unito ad una telecamera non proprio ben posizionata, risulta decisamente ridotto. Ad unirsi a questo problema è il sistema di controllo stesso e i ritardi, in quanto il gioco capterà alcune volte lo swipe come tap o viceversa, e capite bene quanto questo può essere disastroso in una formula che basa tutto sul tempismo.

Anche l’interfaccia di gioco è problematica: è possibile cambiare arma solo mettendo il menù in pausa ed inoltre, una volta esaurite le munizioni, bisognerà premere sul pulsante “acquista munizioni” durante le fasi in-game, risultando macchinoso e mal implementato.

Bisognerà mettere in pausa il gioco per cambiare arma.

Bisognerà mettere in pausa il gioco per cambiare arma.

Tirando le somme, lo sposalizio tra l’eccessiva confusione dell’azione di gioco e le carenze nel sistema di controllo portano il gameplay di Ratchet and Clank: BTN ad un livello di frustrazione tale da soverchiare le poche idee simpatiche nell’offerte contenutistica.

Contenuti

Essendo un endless running game, Ratchet and Clank: BTN plasma la sua longevità in base alla voglia e alle esigenze del giocatore. Le ragioni per rimanere incollati allo schermo ci sono: c’è un discreto arsenale fatto di cinque armi (tra cui balzano all’occhio classici come il Buzz-lame e Lanciapredator), sette gadget (si, c’è il Discotron!) e tre tipi di corazze personalizzabili con tre skin.

Tutto potrà essere comprato con i bolt, ottenibili semplicemente giocando o tramite le missioni-sfida in stile Temple Run (chiamate all’occorrenza “Punti Abilità”), e l'intero armamentario è potenziabile.

Questo boss aggiunge un po' di varietà all'offerta contenutistica.

Questo boss aggiunge un po' di varietà all'offerta contenutistica.

manca del tutto il carisma che contraddistingue la saga

Di sicuro la feature più importante è appunto la possibilità di acquisire Raritarium per poi trasferirlo al gioco su console, ossia Ratchet and Clank: Nexus. Purtroppo però manca una caratteristica importante: in un gioco con protagonisti Ratchet and Clank - mancano Ratchet and Clank o, per essere più meticolosi nell’esprimerci, manca del tutto il carisma che contraddistingue la saga. Infatti la personalità di questo titolo basa tutto sull’affetto dei giocatori verso i precedenti episodi, senza cercare di trasmettere nulla di nuovo o di concreto. Insomma, giocando vi ritroverete ad impersonare due fantocci con l’aspetto del lombax e del robottino, e non gli eroi di Polaris. Nel complesso, l’offerta contenutistica sfiora la sufficienza.

Comparto Audiovisivo

Alcune texture sono in bassa risoluzione.

Alcune texture sono in bassa risoluzione.

Graficamente il titolo non riesce a stare al passo con la concorrenza, e purtroppo nemmeno a sfiorarla. Il comparto visivo è arretrato, con alcune animazioni lacunose, texture in bassissima risoluzione ed effetti grafici solo sufficienti, concludendo poi con una confusione a schermo abbastanza fastidiosa. Dalla sua parte, c’è una discreta ottimizzazione che gli permette di girare ad un frame rate stabile su un buon raggio di dispositivi, infatti vi consigliamo di giocarlo su un dispositivo smartphone e non tablet, perché su quest’ultimo si notano tutti i limiti grafici della produzione. Per quanto riguarda il sonoro, invece, siamo sicuramente una spanna più in alto rispetto alla resa grafica, con (alcuni) suoni che ricordano in toto l’universo di Ratchet and Clank.

Prezzo

Acquisti in-app di Ratchet and Clank: BTN.

Acquisti in-app di Ratchet and Clank: BTN.

Ratchet and Clank: BTN è disponibile sul Play Store gratuitamente, formula però supportata dagli in-app purchase. Contrariamente a ciò che si potrebbe pensare, gli acquisti in-app sono del tutto secondari e non c’è nessuna limitazione strutturale: niente valute premium o oggetti da acquistare solo con il denaro reale, nessun boost particolare a pagamento e il ché è davvero raro in questi tempi.

Data la qualità del titolo, di sicuro questo modello di monetizzazione è il più consono, anche se fatichiamo a credere che ci sia qualcuno che spenda dei soldi per dei bolt aggiuntivi in quanto è possibile ottenere grandi quantità di bulloni in-game col minimo sforzo.

Giudizio Finale

Le companion-app sono una grande opportunità per offrire un’esperienza videoludica a 360°, ma la direzione presa da Sony per questo Ratchet and Clank: Before the Nexus non è quella giusta. I difetti alla base, uniti alla mancata caratterizzazione del prodotto, fanno del titolo di Darkside Game Studio un lavoro incerto, macchinoso e poco giocabile. Qualche buona idea alla base c’è, in particolare la possibilità di collezionare Raritarium per poi trasferirlo sull’episodio per console, ma è proprio il gameplay a far cadere l’interesse del giocatore dopo un paio di partite. Peccato, perché il dinamico duo di Insomniac Games merita di più, molto di più, ma purtroppo l’investimento è stato piccolo, e lo sviluppo travagliato.

Saluti lettori, è il vostro capitano che vi parla! Senza le mie brillanti capacità, il lomb-ehm-volevo dire Mustachio e il suo fedele compagno non possono rivaleggiare contro i predoni dell’universo! Nella prossima avventura, l’affascinante Capitano Qwark sarà con voi! (almeno lo speriamo! E voi?)

 

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