Chainfire pubblica Pry-Fi, l'app per evitare il nostro tracciamento via rete wireless

Nicola Ligas
Nicola Ligas Tech Master
Chainfire pubblica Pry-Fi, l'app per evitare il nostro tracciamento via rete wireless

You are being watched...non va tanto per il sottile Chainfire nel descrivere la sua ultima applicazione...this is happening in the real world today. E no, questo non è l'inizio di una puntata di Person of interest.

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Pry-Fi è infatti una nuova app che impedirà al nostro dispositivo di comunicare informazioni alle reti sconosciute, consentendogli al contempo lo scanning in background e il login ai network sui quali ci siamo già autenticati.

Mentre non saremo connessi ad una rete Wi-Fi, l'indirizzo MAC sarà costantemente pseudo-randomizzato, in modo che un eventuale tracker non registrerà mai due volte lo stesso MAC dal nostro dispositivo, riempiendo al contempo il suo database di dati fittizi e inutili.

Il MAC continuerà ad essere randomizzato, se non specificheremo diversamente, anche quando connessi ad una Wi-Fi nota, e lo stesso MAC non verrà usato due volte su una stessa rete.

Attenzione però, perché in questo caso non potrete usare servizi che consentano di navigare solo ad indirizzi MAC appartenenti ad un dato elenco.

Pry-Fi ha anche una modalità War, che cercherà di far apparire il nostro Android come una dozzina di device diversi, in modo da mandare in confusione l'eventuale tracker e inquinare il più possibile i suoi dati.

L'app è gratuita nel Play Store, e potrete seguirne lo sviluppo su questo thread di XDA, ma richiede obbligatoriamente i permessi di root e non è garantito che funzioni con tutti i dispositivi: in particolare non è compatibile con la famiglia Xperia Z e con Oppo N1.

Potremmo a questo punto lanciarci in una lunga disanima se condividere o meno le preoccupazioni di Chainfire, ma questo esulerebbe dagli scopi dell'articolo: è ovvio che le nostre informazioni nelle mani sbagliate non sono mai piacevoli, ma molte di quelle informazioni possono anche servire per erogare servizi a noi utili; il punto è distinguere "chi se le merita", ma questo non è risolvibile con un generico "o tutti o nessuno".

Fonte: Chainfire