Pivvot: i vincenti non cedono mai, e chi cede non vince mai [Recensione]

Giorgio Palmieri
Giorgio Palmieri
Pivvot: i vincenti non cedono mai, e chi cede non vince mai [Recensione]

Il bilanciamento della difficoltà è probabilmente uno degli step più importanti nello sviluppo di un prodotto videoludico: ogni scelta presa durante questa fase avrà delle conseguenze tangibili sulla fascia di utenza e, ovviamente, sul gameplay stesso.  Il susseguirsi delle varie generazioni videoludiche durante il corso degli anni ha modificato di volta in volta il livello di sfida dei videogame, dando un peso diverso a seconda delle esigenze degli sviluppatori: ad esempio, nell'era dei coin-op, i videogiochi erano impostati con il livello di difficoltà al massimo per cercare di spillare quanti più soldi possibili dalle tasche dei gamer, mentre ultimamente sembra che la sfida videoludica in generale si sia abbassata al fine di abbracciare un'utenza più ampia e soprattutto più casual. Insomma, indipendentemente dalle intenzioni degli sviluppatori, la difficoltà in un titolo è sicuramente tra i primi posti di importanza per quanto concerne la composizione dell'offerta ludica, poiché ha l'obiettivo di stimolare il giocatore affinché migliori di partita in partita.

È un concetto che abbiamo già discusso ampiamente diverse volte, in particolare con Super Hexagon, titolo assolutamente impegnativo ma dannatamente assuefante e intrattenente. Il videogioco che vi presentiamo oggi è sulla falsa riga di Super Hexagon (tant'è che possiamo trovare il nome di Terry Cavanagh, creatore del titolo, proprio nella sezione ringraziamenti del menù): si chiama Pivvot, titolo a opera di Fixpoint Productions che si definisce un gioco di strategic avoidance (un po' come in JustDodge): partendo dalla premessa che adoriamo i giochi che tentano in qualche modo di diversificarsi dalla massa per proporre esperienze di gioco originali, iniziamo con la recensione.

Giocabilità

Troppo difficile? Niente paura, la perseveranza è la virtù dei forti.

Troppo difficile? Niente paura, la perseveranza è la virtù dei forti.

Pivvot riesce nell'intento di educare il giocatore di prova in prova

Il gameplay di Pivvot gira (nel mero senso del termine) attorno ad un semplicissimo concept: al comando di una palla attaccata ad un perno dovrete schivare delle trappole (che ci piace chiamare pericoli geometrici a causa della loro forma) tramite tap sul touchscreen.

L'unica azione disponibile è quella di ruotare attorno al perno, sarà quest'ultimo a spostarsi in automatico attraverso un circuito lineare. Tutte le insidie saranno poste lungo il tracciato costringendo il giocatore a posizionarsi secondo un'angolazione precisa al fine di evitare di essere distrutti. A differenza del suo collega Super Hexagon, Pivvot riesce nell'intento di educare il giocatore di prova in prova, in quanto la struttura della modalità principale, denominata Voyage, è profondamente diversa dai titoli che si basano principalmente su un livello di difficoltà superiore alla media: lungo il percorso sono presenti molti checkpoint che non solo mirano a rendere meno stressante l'esperienza di gioco, bensì ad un vero e proprio senso di progressione a causa del cambiamento sequenziale della tipologia di trappole. Questa sorta di twist nel game design potrebbe portare a due conseguenze, a seconda del tipo di gamer che siete: ad un gameplay ripetitivo basato sul trial & error, o ad un divertimento assuefante a causa della velocità con cui è possibile riprovare la stessa sezione.

Alla fine, basta solo un tap (tap to retry) per rigiocare.

Contenuti

la modalità Voyage fungerà quasi da tutorial

L'offerta contenutistica di Pivvot garantisce diverse modalità di gioco coadiuvate da una curva di difficoltà esponenziale, ma piuttosto bilanciata. La modalità principale, la Voyage, fungerà quasi (ripetiamo, quasi) da tutorial: lungo un percorso predefinito dovrete schivare varie trappole geometriche che, a primo impatto, potrebbero risultare difficili, ma col passare del tempo (e delle morti) comprenderete come superarle nel migliore dei modi.

Ecco il nostro punteggio dopo aver completato la prima (primissima) run della modalità Voyage: che disastro!

Ecco il nostro punteggio dopo aver completato la prima (primissima) run della modalità Voyage: che disastro!

Oltre a questa, all'inizio del gioco è disponibile la modalità endless, dove il giocatore dovrà superare i cento secondi di sopravvivenza per vincere la sfida. Completando le modalità Voyage e Endless, il gioco vi ricompenserà rispettivamente con due modalità di gioco differenti, rispettivamente Expert Voyage ed Expert Endless che, a loro volta, sbloccheranno la modalità più difficile in assoluto, ossia la Berserk: questa sfida è riservata solo ai veri gamer in cerca di una sfida seria (d'altronde, superando le precedenti modalità vi si attribuirà automaticamente questo appellativo, almeno secondo noi) in quanto le trappole saranno lanciate sul percorso ad una velocità impressionante.

C'è da dire che la ripetitività del gameplay potrebbe fare capolino dopo l'ennesimo try, ma tutto ciò dipenderà unicamente dal giocatore e dalla sua voglia di migliorare.

Comparto Audiovisivo

Nonostante il dinamismo del gameplay, alcune volte basterà stare fermi per evitare determinate trappole.

Nonostante il dinamismo del gameplay, alcune volte basterà stare fermi per evitare determinate trappole.

Minimalista ed essenziale, il comparto grafico di Pivvot non mira a sorprendere con poligoni e texture super definite, piuttosto con luci, colori ed effetti speciali che insieme rendono la resa grafica decisamente pulita e gradevole. Le musiche, seppur non ai livelli di Super Hexagon, sono orecchiabili e ben amalgamate con l'azione di gioco: infatti, ogni qualvolta si supererà un checkpoint, la musica si alternerà in parti ovattate e non, al fine di dare l'impressione che si sta percorrendo un circuito continuo. Lodevole la scelta di non interrompere la musica quando si perde, infatti verrà solo rallentata con un effetto in stile slow motion.

Prezzo

Ogni checkpoint è caratterizzato da un effetto speciale che modificherà il colore dello sfondo.

Ogni superamento di un checkpoint è caratterizzato da un effetto speciale che modificherà il colore dello sfondo.

Pivvot è disponibile sul Play Store al costo di 2,26€, un prezzo leggermente sopra la media dei titoli disponibili su piattaforma mobile, ma pienamente giustificato a causa di due fattori: uno è l'unicità dell'esperienza offerta, l'altro è l'assenza di qualsiasi tipo di acquisto in-app.

Giudizio Finale

Pivvot è una timida ventata di aria fresca del panorama videoludico Android, che riesce a sorprendere grazie all'intelligenza di alcune scelte di game design, in particolar modo quella che mira ad educare il giocatore affinché questo migliori le sue capacità e vinca ogni sfida. Il gameplay potrebbe risultare ripetitivo alla lunga poiché, in fin dei conti, è molto essenziale: la presenza di diverse modalità, però, cerca di ovviare a questo problema, almeno in parte. Consigliato.

 

Download

Trailer

Screenshot