Pplconnect vuole virtualizzare uno smartphone su qualsiasi dispositivo connesso a internet

Nicola Ligas
Nicola Ligas Tech Master
Pplconnect vuole virtualizzare uno smartphone su qualsiasi dispositivo connesso a internet

La virtualizzazione è una pratica sempre più in voga tra i service provider e non solo, che ha consentito nel corso de tempo di raggiungere prestazioni e servizi impensabili fino a un decennio fa. Immaginate ora di applicare un'idea simile al vostro smartphone, di virtualizzarlo, di avere sempre a disposizione i suoi contenuti e i suoi servizi (almeno quelli basilari), su qualsiasi altro dispositivo, a patto che siate connessi alla rete: questa è in parole povere l'idea di pplconnect, una piccola startup con sede a Montreal.

Al momento il sistema è stato mostrato proprio con Android (la differente gestione dei permessi di iOS rende difficile impiegarlo su quest'ultmio) e grazie ad un'interfaccia web-based opportunamente sviluppata, è possibile chiamare con il proprio numero di telefono, inviare e ricevere messaggi visualizzare i contenuti multimediali presenti su Android.

Il sistema elaborato da pplconnect è infatti uno smartphone (virtuale) completo e a suo modo standalone, che secondariamente potete legare al vostro vero telefono, in modo da accedere a contatti e dati.

L'idea di massima è quella che sarà possibile anche prendere il telefono di un'altra persona, loggarsi con le proprie credenziali, e chiamare e messaggiare dal nostro numero in maniera del tutto trasparente per chi ci riceve (questo meccanismo viene chiamato "Hotel your Phone"). È stato ad esempio mostrato l'invio di un SMS ad un certo numero, e quello stesso messaggio è stato ricevuto contemporaneamente su un PC, uno smartphone e un tablet, proprio perché i tre dispositivi erano tutti associati allo stesso telefono.

Il progetto al momento è in beta privata, e mira a giungere ad un supporto ancora più esteso, rendendo accessibili app, calendario e qualsiasi altro aspetto del telefono, dalla sua interfaccia web. Inutile aggiungere che ne seguiremo il progresso con grande curiosità e attenzione.

Fonte: Tech Crunch