OpenGlass ed i Google Glass per i non vedenti

Nicola Randone
Nicola Randone
OpenGlass ed i Google Glass per i non vedenti

Se c'è una cosa che si deve riconoscere al progresso tecnologico è quella di aver portato degli indubbi benefici alla fascia di popolazione che, dalla nascita o a seguito di un incidente, si è trovata costretta a dover vivere la propria vita con alcune disabilità.

Google Glass sono l'ultimo ritrovato tecnologico del momento ed alcuni hanno già trovato nella videocamera integrata uno strumento ben più utile dello scattare foto o girare video. Nello specifico un gruppo di due persone hanno sperimentato un'applicazione OpenGlass realizzata da Dapper Vision su alcuni non-vedenti. La logica dell'applicazione è molto semplice, il non-vedente inquadra la scena che gli interessa identificare oppure l'oggetto che si trova davanti, condivide l'immagine ricavata con la struttura incaricata del riconoscimento (nell'esperimento in questione sono stati utilizzati Mechanical Turk insieme a Twitter e successivamente Memento) e riceve una risposta vocale con il nome dell'oggetto/i in questione.

Nel video che vi proponiamo in basso si evince la semplicità di funzionamento dell'applicazione.

 Nel primo esperimento il non vedente condivide la sua immagine col pubblico di Twitter che gli risponde, in quello successivo invece un software opportunamente configurato riconosce la scena poc'anzi registrata con il medesimo strumento.

Probabilmente, in un futuro non troppo lontano, non sarà più necessario chiedere l'aiuto di persone in carne ed ossa perché l'applicazione riconosca un particolare oggetto, nè che l'oggetto in questione debba essere fotografato in modo esclusivo per poi essere riconosciuto; così come la tecnologia di riconoscimento facciale, si presuppone che algoritmi di questa natura possano evolversi al punto tale da poterci dire il nome della pianta che stiamo osservando attraverso i Google Glass o, per un non vedente, se ha in mano una scatoletta di piselli piuttosto che una di fagioli.

Qualunque sia il futuro di tale tecnologia facciamo i nostri migliori auguri al team di Dapper Vision per la loro "realtà aumentata" a favore dei diversamente abili.

Fonte: Engadget