Falcon Pro aggira il sistema dei token di Twitter: quanto resisterà?

Nicola Ligas
Nicola Ligas Tech Master
Falcon Pro aggira il sistema dei token di Twitter: quanto resisterà?

Abbiamo già visto un paio di giorni fa come Falcon Pro non sia ora più disponibile sul Play Store, ma ciò che non sapevamo è che la nuova versione dell'app, rilasciata appunto su canali non ufficiali, include anche un workaround per consentire il login anche a coloro che non avessero precedentemente ottenuto un token con Falcon stesso.

Breve spiegazione per i neofiti: Twitter ha un sistema che in pratica limita il numero di utenti nelle applicazioni di terze parti. Ogni volta che qualcuno effettua un login con un'app che non sia quella ufficiale, gli viene assegnato un token; quando tale app arriva a quota 100.000, non sono possibili ulteriori login, mettendo di fatto un tetto al numero di utenti massimo. Falcon aveva raggiunto tale soglia già diversi mesi fa, e da lì in poi è stata una continua rincorsa, cercando un modo per limitare i danni: in prima battuta sono stati resettati i token, in modo che potesse loggarsi nuovamente solo chi usava attivamente l'app, ma adesso siamo giunti al passo successivo.

Come spiegato in questo post su Google+, dopo aver premuto agli angoli dell'app in una certa sequenza e dopo aver scosso il telefono, apparirà una nuova opzione di login, che potremo sfruttare a nostro vantaggio per loggarci nell'app anche senza avere un token; come? Registrando sul sito degli sviluppatori di Twitter una finta app, allo scopo di ottenere il token che legittimamente le spetta, copiando poi le relative chiavi in Falcon.

Metodo senz'altro ingegnoso, ma che difficilmente Twitter, che per il momento non commenta, potrà tollerare, tanto più che apre la strada ad un simile utilizzo da parte di qualsiasi applicazione di terze parti. Twitter potrà quindi agire in mille modi diversi per impedire questo escamotage, ma il problema di fondo rimane, e se adesso è Falcon a fare da capro espiatorio, col passare del tempo potrebbero essere sempre di più gli sviluppatori che se ne lamenteranno, e a quel punto Twitter dovrà davvero decidere se continuare con la sua politica restrittiva, o allargare un po' le maglie della sua ferrea rete.

Via: The Verge