Notifiche facilmente accessibili dalle app di terze parti? Forse realtà con Android 4.3 (Aggiornato)

Roberto Orgiu
Roberto Orgiu
Notifiche facilmente accessibili dalle app di terze parti? Forse realtà con Android 4.3 (Aggiornato)

Al momento tutte le applicazioni che necessitano di leggere le notifiche presenti nella relativa barra hanno bisogno di essere abilitate dall'apposita sezione di Accessibilità di Android e, attraverso un piccolo hack, questi software possono scorrere le notifiche fino a trovare quella che cercano.

Forse, per la gioia di tutti gli sviluppatori (noi compresi), Google ha deciso di aprire una porticina in questa direzione e ha pensato ad alcuni nuovi permessi, ACCESS_NOTIFICATIONSBIND_NOTIFICATION_LISTENER_SERVICE, che potrebbero dare accesso a tutte le applicazioni di terze parti ai dati contenuti nella nostra barra. Purtroppo questa al momento è una mera supposizione, in quanto il livello di protezione richiesto per l'utilizzo di queste permission è di system app o Google app, il che richiederebbe almeno i permessi di root per spostare la nostra applicazione tra quelle di sistema, un'operazione che potenzialmente potrebbe non andare a genio a tutti gli utenti.

Questi due permessi non sono comunque l'unica novità relativa alle notifiche che possiamo aspettarci dalla prossima release di Android: stando a quanto hanno scovato i colleghi di Android Police, una nuova voce nelle nostre impostazioni ci condurrà ad una sorta di storico di tutte le nostre notifiche e dei listener installati.

Passiamo quindi alle speculazioni: cosa bolle in pentola? Una possibile ipotesi è che a Mountain View abbiano scelto di tenere privati questi permessi fino all'uscita delle API, abbassando poi il livello di autorizzazione per permettere a tutti gli sviluppatori di usare queste funzionalità (magari previa autorizzazione?). Un'altra e quantomai poco verosimile idea è che Big G potrebbe darci un modo per spostare le applicazioni che vogliamo tra quelle di sistema senza dover utilizzare i permessi di root, ma questa ipotesi ci sembra un po' lontana dal modo di pensare di Google (senza contare le implicazioni di sicurezza).

Dopo le novità sul Wi-Fi e quest'ultima scoperta inerente le notifiche, non possiamo negare che l'hype sia un po' salito, nonostante novità di grosso calibro all'orizzonte non ce ne siano: non ci resta quindi che augurarci che Android 4.3 e le API 18 arrivino al più presto.

Aggiornamento: a quanto pare, questa tecnologia potrebbe essere focalizzata sui produttori di ROM, che potrebbero avere un accesso facilitato alle notifiche senza dover mettere mano pesantemente al codice, o almeno così traspare dal commento di Jean-Baptiste Quéru, nel quale spiega che la permission signature è da intendersi per ogni applicazione che è firmata con la stessa chiave del sistema operativo, quindi la stessa che usano i vari Samsung, HTC e compagni. Speriamo che questo sia  davvero l'inizio della lotta alla frammentazione.