Niente riconoscimento facciale per Google Glass (almeno per adesso)

Nicola Ligas
Nicola Ligas Tech Master
Niente riconoscimento facciale per Google Glass (almeno per adesso)

Qualche giorno fa si era diffusa la notizia che un'app (di terze parti) per il riconoscimento facciale sarebbe arrivare a breve su Google Glass. Per quanto avveniristica, la cosa ci era sembrata anche alquanto strana, viste le già notevoli perplessità in materia di privacy che attanagliano gli occhiali di Google, e così abbiamo archiviato la cosa nella nostra cartellina dedicata a Glass, osservando gli evolversi degli eventi, in attesa di un rilascio dell'app in questione, o di una sua cancellazione.

Come avrete già intuito, siamo giunti rapidamente alla seconda ipotesi, che del resto era quella più plausibile, almeno a questo stadio dello sviluppo, che è quello che servirà a plasmare le funzioni della versione commerciale e a preparare il terreno alla sua venuta. Google vuole che il pubblico sia incuriosito, non intimorito da Glass, e se già le perplessità adesso possono essere molte, a seconda dei casi, di certo un'applicazione del genere non sarebbe servita a migliorare le cose.

Il commento del team Glass è infatti molto chiaro al riguardo:

Quando abbiamo avviato l'Explorer Program quasi un anno fa, il nostro scopo era semplice: volevamo rendere la gente parte attiva nel modellare il futuro di questa tecnologia, prima del suo lancio commerciale.  Vi abbiamo ascoltati attentamente, e molti hanno espresso sia interesse che preoccupazioni riguardo la possibilità del riconoscimento facciale in Glass. Come Google ripete ormai da anni, non aggiungeremo funzioni di riconoscimento facciale ai nostri prodotti senza aver attuato forti forme di protezione della privacy. Tenendo presente questo, non approveremo alcun software per Glass di questo tipo, ora come ora.

Interessante notare insomma come Google chiuda ora le porte a qualsiasi applicazione del genere di terze parti, ma non escluda comunque del tutto la possibilità che una simile funzione possa arrivare in futuro, a patto che ci siano "forti forme di protezione della privacy". In ogni caso non ci immaginiamo proprio che questa possa essere considerata una killer-feature su cui basare il debutto commerciale di Glass, quindi per almeno un anno saremo "al sicuro", con buona pace degli autori di person of interest.

O forse no?

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