TIM Wallet: partono da Milano i pagamenti con NFC dell'operatore nazionale

Giuseppe Tripodi
Giuseppe Tripodi Tech Master
TIM Wallet: partono da Milano i pagamenti con NFC dell'operatore nazionale

I pagamenti con NFC saranno (si spera) presto una realtà quotidiana e le prove arrivano da più fronti: all'MWC abbiamo avuto notizia dell'accordo tra Visa e Samsung che si concretizzerà in payWave, mentre pochi giorni fa è stata lanciata nel Play Store TIM Wallet, l'applicazione dell'operatore nazionale per i pagamenti NFC che sfruttano l'associazione con una carta della banca Intesa San Paolo.

Risulta chiaro che, per usufruire del servizio, è necessario avere un conto con la suddetta banca: se rispettate questa prerogativa, abitate a Milano ed avete uno degli smartphone NFC supportati (finora solo 3: Samsung Galaxy S3, Samsung Galaxy S2 e Samsung Galaxy Mini 2) potete richiedere gratuitamente una SIM NFC  nei negozi convenzionati. A questo punto, dopo aver scaricato l'app, vi basterà recarvi in una filiale Intesa Sanpaolo per completare l'associazione con la vostra carta o per richiedere gratuitamente una prepagata Flash Visa.

Se vi state chiedendo il perché dell'utilizzo di una SIM dotata di tecnologia Near Field Comunication, ve lo spieghiamo noi: quello che TIM sta lanciando, e che presto tutti i maggiori operatori europei inizieranno a fare, fa parte di una nuovo programma comune che prevede la creazione di una piattaforma unica e, di conseguenza, di uno standard di pagamento: i dati relativi al proprio conto bancario non vengono salvati sullo smartphone, ma all'interno di un Secure element della SIM: sarà quest'ultima, poi, a comunicare via NFC con lo smartphone, che a sua volta si collegherà ai POS.

Il perché di questa scelta risulta chiaro: la sicurezza. In primo luogo perché in caso di perdita del dispositivo basterà chiamare il proprio operatore per far bloccare la SIM e, ovviamente, perché per eventuali software malevoli risulta estremamente più complesso leggere le informazioni all'interno di un secure element, piuttosto che semplici dati memorizzati sullo smartphone.

Sperando che l'iniziativa abbia successo e che molte altre banche aderiscano al più presto, se abitate a Milano vi invitiamo a testare il servizio e farci sapere come funziona.

Grazie a Roberto per la segnalazione.