Editoriale: e se il mondo (informatico) finisse anche solo per un giorno?

Andrea Bordin
Andrea Bordin
Editoriale: e se il mondo (informatico) finisse anche solo per un giorno?

Ovviamente ieri non è successo nulla, ma in occasioni come queste o il Millennium Bug mi fermo un attimo, mi guardo attorno e non posso fare a meno di notare come l'informatica pervada il nostro mondo, in qualsiasi attività. E negli ultimi anni parte delle operazioni che prima erano prerogativa dei PC ora sono migrate sui dispositivi mobili, come smartphone e tablet, i quali sono diventati anch'essi oggetti di utilizzo quotidiano per molti di noi.

Quindi? Beh, forse dovremmo riflettere sul fatto che ormai gran parte dei nostri dati sono solo digitali, la comodità della cosa è innegabile visto che è possibile avere sempre tutto con sé, ma queste tecnologie hanno delle insidie intrinseche come ad esempio la facile smaterializzazione dei dati; basta uno sbalzo di tensione e... puff, magari si brucia l'hard-disk; ok, i più bravi di voi avranno dei backup online o offline, ma provate a prendere in considerazione la possibilità che un qualcosa ci impedisca di utilizzare il PC, internet, o il Bancomat anche solo per un giorno o due.

Non sareste forse in difficoltà anche nelle operazioni più semplici? In casi come questi come potreste "estrarre" i vostri dati? Le rubriche di carta con i numeri salvati sono diventate oggetti inutilizzati, i documenti cartacei sono considerati un retaggio del secolo scorso (vuoi mettere avere tutti PDF, magari nella cloud?); già ma questi oggetti quasi anacronistici potrebbero tornarvi molto utili.

Senza necessariamente scomodare la fine del mondo, immaginiamo un black-out più lungo del previsto o un'interruzione delle linee elettriche/telefoniche: cosa faremmo? Potremmo lavorare normalmente e svolgere tutte le nostre attività quotidiane? Probabilmente no, ma è anche impensabile tornare indietro, se ci togliessero la corrente elettrica il mondo si fermerebbe e dovremmo tornare ai vecchi metodi di lavoro (siamo sicuri che sia un male?).

Chissà che dopo avere agitato davanti ai vostri occhi lo spauracchio di una realtà senza computer e internet magari vi torni la buona abitudine di scrivere anche su carta, e di stampare (e conservare) i documenti, almeno quelli importanti; e chissà, magari qualcuno di noi si rimetterà a leggere il libro che aveva sul comodino da un po' e che aveva completamente dimenticato da quando si è comprato il tablet.