L'ultimo apk del Play Store punta verso pre-ordini e account G+ obbligatorio per le recensioni

Nicola Ligas
Nicola Ligas Tech Master
L'ultimo apk del Play Store punta verso pre-ordini e account G+ obbligatorio per le recensioni

Come di consueto dopo l'uscita di una nuova app di Google, i colleghi di AndroidPolice ne hanno passato al setaccio l'apk, alla ricerca di possibili indizi di quello che potrebbe bollire in pentola per le future versioni, e sembra che questa volta abbiano trovato qualcosa di piuttosto interessante.

In futuro infatti potrebbe essere necessario un account Google+ per recensire i contenuti del Play Store. Questo non arginerà del tutto fenomeni come quello che descrivevamo ieri per Google Music, ma potrebbe essere un deterrente vedere la propria foto e il proprio account collegati a certe recensioni stupide che non mancano mai in qualsiasi contenuto. Sembra inoltre, ma questa è davvero solo un'ipotesi, che potremo anche condividere su Google+ le nostre recensioni, confermando sempre di più la sinergia tra lo store e il social network di Mountain View, che tra l'altro proprio recentemente si è dotato di un pratico box per scaricare contenuti dal Play Store, in luogo di un link al negozio stesso.

Anche i pre-ordini dovrebbero diventare realtà nel prossimo futuro, permettendoci di pagare per qualcosa che sarà nostro un domani. Non è ben chiaro dove e come saranno usati: potrebbero essere legati a promozioni su particolari contenuti, che magari verranno venduti a sconto a chi li prenotasse prima della loro uscita, ma è facile immaginarli anche collegati a beni fisici, ovvero a Google Play Devices, che quindi avrebbe una sua versione mobile.

Infine le app potranno essere contrassegnate come "nocive per il dispositivo e i suoi dati" anche dal Play Store mobile. Ora come ora le opzioni a nostra disposizione sono: contenuti di natura sessuale, violenza esplicita, contenuti offensivi o irrispettosi, classificazione inappropriata, o altra obiezione; un domani potremo avere anche questo nuovo tipo di problematica, nella quale però speriamo sinceramente di non imbatterci.

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