Ribaltata l'ingiunzione contro il Galaxy Nexus

Lorenzo Quiroli
Lorenzo Quiroli
Ribaltata l'ingiunzione contro il Galaxy Nexus

Alcuni di voi ricorderanno ancora l'intricata vicenda che ha visto il Galaxy Nexus bannato negli Stati Uniti per poi essere rimesso in vendita temporaneamente; oggi finalmente la corte d'appello si è espressa sull'ingiunzione, decretando che non ci sarà nessun ban.

Precisiamo che questo verdetto riguarda semplicemente l'ingiunzione preliminare, ossia il divieto di vendita fino al verdetto finale, e non la sentenza del processo che seguirà; la corte ha così deciso poiché Apple non è stata in grado di presentare prove che leghino la domanda dei consumatori per lo smartphone in questione al brevetto 604 (riguardante la ricerca locale) oggetto della disputa. Inoltre, mentre Siri (anch'esso oggetto di alcuni brevetti che Samsung, o meglio Google, avrebbe violato)  è una caratteristica popolare su iPhone, il Galaxy Nexus non dispone di una funzione equivalente (il che è opinabile se ricordiamo cosa è capace di fare Google Now, ma non del tutto incorretto visto che esso non può essere propriamente definito un assistente vocale).

Infine, la corte ha rimproverato di "aver abusato del suo potere decisionale" il tribunale che decretò il ban nel mese di giugno. Un sassolino in meno nella scarpa di Samsung, e soprattutto di Google, per la quale il Galaxy Nexus rimane, anche se per poco probabilmente, il proprio top di gamma.

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