Samsung Galaxy S III: hands-on e prime impressioni

Nicola Ligas
Nicola Ligas Tech Master
Samsung Galaxy S III: hands-on e prime impressioni

Il sipario si è alzato, tutto il mondo ha potuto ammirare le caratteristiche del nuovo top di gamma Samsung, ma sono davvero così impressionanti? E soprattutto, riusciranno a fare la differenza?

Indubbiamente dal punto di vista tecnico lo smartphone è al top, sebbene non abbia incluso hardware avveniristico anni luce al di sopra dei suoi rivali, anzi guardando soltanto sulla carta è più difficile cogliere le sfumature che invece dovrebbero (il beneficio del dubbio è più che d'obbliego) fare la differenza.

Da un punto di vista prettamente estetico, il linee sono più dalla parte del Galaxy Nexus che del GS2, col risultato comunque che non stupiscono, in quanto si tratta di un design che porta con sé comunque quella sensazione di "già visto", che di certo non contribuisce a una prima impressione indimenticabile. Ciò non significa che esteticamente sia un brutto modello, le incurvature di cui è ricco sono piacevoli ed il retro zigrinato dona un tocco d'eleganza che non guasta mai, inoltre in mano risulta comunque leggero nonostante le dimensioni.

I nasi inizieranno a storcersi più convintamente quando parleremo del display, che è sì un 4,8 pollici Super AMOLED HD con 306ppi, ma porta con sé la stessa sottomatrice PenTile spesso oggetto di critiche e contestazioni, tant'è che col GS2 era stata abbandonata (ma poi ripresa nel Galaxy Nexus e quindi anche in questo S III).

Per quanto riguarda il processore, abbiamo un Exynos quad-core a 1,4 GHz, con la stessa Mali 400 già vista sul precedente modello, ma teoricamente più veloce del 65% grazie all'aumento di frequenza di clock. Difficile comunque dare ora un giudizio esaustivo su questo aspetto, l'unico benchmark che abbiamo a sostenerci è Sunspider, che misura le performance in ambito Javascript, ed ha fatto registrare un ottimo 1.500ms.
A completare il quadro troviamo una batteria da 2.100 mAh e una memoria interna disponibile in varie dimensioni: 16, 32 o 64 GB.

Dove sta allora la differenza? Nel software. Anzitutto abbiamo già Android 4.0.4 preinstallato, ma personalizzato, con temi a sfondo naturalistico e sfondi particolari (notevole quello che è visualizza anche i feed RSS).


Samsung ha inoltre aggiunto tutta una serie di gesture che ci aiuteranno durante le chiamate o per avviare la fotocamera. La funzione Samsung Smart Stay fa inoltre si che il dispositivo si accenda quando lo si guarda direttamente, cosa che lui rileva tramite la fotocamera frontale: non chiedeteci ora però i dettagli tecnici, né il dispendio energetico di una simile funzione, perché sarebbe pura speculazione. Non poteva inoltre mancare il rivale di Siri, che nella fattispecie si chiama S Voice, ma sfortunatamente non era funzionante sul modello in prova; ci torneremo comunque sopra a breve.

Sempre dal punto di vista software segnaliamo Pop Up Play, un lettore che rimane sempre in primo piano ed è in grado di riprodurre video al di sopra di qualsiasi altra applicazione.

Insomma, un primo giudizio in breve mostra luci ed ombre: tecnicamente è di alto livello, ma non sembra così perfetto come ci saremmo aspettati, sia dal punto di vista delle rifiniture che in parte per l'hardware, tanto che in questo caso non siamo rimasti con la proverbiale "bocca aperta".

 Il maggior lavoro sembra sia stato fatto dal punto di vista software, ma per giudicarne davvero la bontà ci vorranno prove personali e approfondite: in ogni caso lo smartphone sarà in commercio entro maggio, quindi non dovremo aspettare molto. E neanche voi.

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