Sony spiega il floating touch dello smartphone Sole

Nicola Ligas
Nicola Ligas Tech Master
Sony spiega il floating touch dello smartphone Sole

Vi abbiamo più volte parlato di metodi alternativi all'ormai classico input touch per controllare i nostri smartphone: si va dall'uso di sensori ad ultrasuoni, alla fotocamera del dispositivo, ma fino ad ora erano per lo più idee nella mente di qualche produttore; Sony è invece passata dall'astratto al concreto e l'ha fatto col suo ultimo smartphone che vi abbiamo presentato giusto ieri, Xperia Sole.

Diversamente dai modelli finora in circolazione, lo smartphone di Sony percepisce la presenza del nostro dito anche quando quest'ultimo non sta fisicamente toccando lo schermo ma vi levita a poca distanza (non più di 2 cm): tutto ciò è noto col nome di tecnologia floating touch, e costituisce indubbiamente una caratteristica che lo distingue da qualsiasi altro concorrente. Questo premette ad esempio di usare il dito per scorrere sullo schermo come faremmo col puntatore del mouse, e selezionare poi un oggetto tappandovi sopra, permettendo un tipo di interazione molto più PC-like di quanto siamo abituati finora.

Un po' per pubblicità ed un po' per vanto, Sony ha dunque pubblicato sul proprio blog una spiegazione abbastanza dettagliata di come questa magia sia possibile: l'ingegnere Erik Hellman ci spiega infatti che il Sole contiene due tipi di sensori capacitivi, uno detto mutual-capacitive, usato per il multi-touch, ed un altro sensore self-capacitive che genera un segnale molto più forte, permettendogli di rilevare oggetti conduttivi (come i nostri polpastrelli) più lontani. Questi ultimi non sono compatibili con il multi-touch, viceversa i primi non sono in grado di rilevare oggetti a distanza: combinandoli assieme Sony è stata dunque in grado di sfruttare il meglio di entrambe le tecnologie, aprendo le porte ad un metodo di input che potrebbe cambiare il design delle app stesse.

Ovviamente può benissimo non essere tutto oro quel che luccica: la prima perplessità che può venirci in mente è legata al dispendio energetico, ma dovremmo anche provare il floating touch per capire se l'usabilità teorica corrisponde alla pratica; in ogni caso questi sono dubbi che scioglieremo un altra volta, per adesso vi lasciamo ad una breve video spiegazione realizzata dagli uomini di Sony.

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