MegaCloud, un sogno non ancora pronto per essere realizzato
Da qualche giorno circola in rete la promozione di storage online che MegaCloud sta offrendo agli utenti: ben 512 GB di spazio gratuiti sui loro server, 256 volte maggiore dello spazio offerto da DropBox e 10 volte rispetto a quello dato invece da Box. Ma è tutto oro quel che luccica?
A quanto pare i vecchi proverbi hanno ragione e non lo è, anzi, le limitazioni sono anche piuttosto evidenti e ne parliamo iniziando dal client desktop che, tanto per cominciare in bellezza, è fornito solo per Windows e Mac OS X, niente Linux, ma è una cosa cui siamo, tutto sommato, abituati. Proseguendo nel nostro tour, abbiamo notato come il processo di installazione sia alquanto scarno e lasci in giro i files che necessita, e di come la scelta delle directory sia forzata all'insieme delle cartelle già presenti: non è possibile crearne di nuove attraverso l'interfaccia del setup, ma bisogna farlo manualmente dal nostro desktop e riavviare la procedura per la scelta dei percorsi di backup.
Inserite le nostre credenziali siamo pronti per un giro di prova con il servizio, e notiamo subito quanto sia macchinoso il processo di salvataggio dei dati e di come manchino indicazioni chiare (il tooltip alla DropBox per intenderci) sullo stato dell'upload.
Spostandoci sul browser, siamo rimasti spiacevolmente colpiti dalla mancanza di un'interfaccia web per la gestione dei files: alla creazione dell'account viene fornito un URL che soddisfi proprio questa esigenza, ma collegandosi a questo indirizzo un messaggio ci avvisa che gli utenti free non hanno possibilità di utilizzarlo, e che è inteso come condivisione dei file alla quale si può accedere solamente con un account a pagamento.
Vi starete senz'altro chiedendo perchè ne parliamo sulle nostre pagine: la spiegazione è semplice, c'è anche il client per Android, e 512 GB di spazio farebbero gola a chiunque.
Passiamo quindi all'applicazione dedicata, che non ha (almeno in apparenza) nulla in comune con il servizio, a partire dal nome fantasioso di Open Access.
Scaricatala dal market, impostiamo come sopra le nostre credenziali e facciamo un giro di prova, cercando, per iniziare, di caricare qualche immagine, ma, anche qui, una spiacevole sorpresa ci accoglie: non è presente una funzione di upload dei file e nemmeno un'opzione richiamabile dalla galleria. Strano, ma passiamo a vedere come se la cavano i file che abbiamo caricato sul nostro account.
Iniziamo con le immagini, che, purtroppo, non riusciamo a vedere: l'icona di Android ci avverte che non riesce a visualizzarle o scaricarle; un altro punto a sfavore. Passiamo al servizio di streaming, che non ci è sembrato funzionale: troppe pause di buffering anche sotto rete WiFi scarica, una cosa che, con ad esempio Google Music, si verifica raramente.
In conclusione, non ci è sembrato un servizio ai livelli di Dropbox o Box, ma le basi potrebbero esserci, andrebbero solo sviluppate accuratamente. Voi cosa ne pensate? Qualcuno di voi ha fatto un giro di prova? Se volete provarlo anche voi, cliccate sul box qui sotto.