Asus Padfone hands-on

Nicola Ligas
Nicola Ligas Tech Master
Asus Padfone hands-on

Come già sapevamo al CES di quest'anno è presente anche il tanto atteso Asus Padfone, sebbene protetto da una teca che ne impediva il contatto con il pubblico accorso a Las Vegas: non sappiamo dunque in che modo i colleghi di phandroid abbiano corrotto i PR presenti allo stand, fatto sta che sono riusciti a passare un po' di tempo con sia col tablet che con lo smartphone.

Lo smartphone non sfigura, grazie all'ampio display da 4.3 pollici IPS, alla fotocamera da 8 MP ed alle buone doti di connettività, assicurate da micro USB, e HDMI, per non parlare della presenza di Ice Cream Sandwich; anche  la qualità costruttiva è buona e le finiture in alluminio gli donano eleganza (ma speriamo non gli stessi problemi del Transformer Prime). Non si tratterà dei modelli più snelli del panorama Android, ma nemmeno dei più grandi, casomai qualcuno fosse preoccupato del lato estetico.

L'aspetto che più colpisce di questa coppia di dispositivi è il modo perfetto in cui interagiscono l'uno con l'altro: per dimostrarlo era in esecuzione un video sullo smartphone mentre questo veniva inserito nel tablet, riprendendo l'esecuzione sul grande schermo della tavoletta solo con un lieve ritardo rispetto a dov'era rimasto. Le potenzialità di una simile combo sono notevoli, per non parlare della comodità di avere una sola SIM per due terminali ed un'unico spazio di storage in cui custodire tutti i propri dati, piuttosto che due distinti. Le funzioni della componente smartphone sono inoltre presenti anche quando inserito nel tablet, assicurando quindi chiamate ed SMS.

Ci sono però anche delle perplessità, soprattutto legate all'unicità di una simile soluzione: se si rompesse  o volessimo cambiare lo smartphone ci troveremmo con un tablet "inutile", ma in parte vale anche il viceversa perché senza la tavoletta il telefono è solo un device Android come tanti altri.

L'unicità della simbiosi è insomma il suo punto di forza ed anche la più grande debolezza.

A questo aggiungiamo un'ulteriore nostra perplessità: il dispositivo è stato presentato per la prima volta lo scorso maggio, dovrebbe debuttare ufficialmente al MWC di fine febbraio prossimo eppure il modello presente la CES viene ancora etichettato come " very early software and very early hardware"; non sarà che c'è qualche problema di cui Asus non parla? Magari le stesse perplessità espresse qui sopra se le sono poste anche loro, o forse non è facile raggiungere accordi con gli operatori telefonici che di certo non vedono di buon occhio la presenza di una sola SIM (e quindi di un solo piano dati) laddove finora con altri dispositivi ce n'erano due. La sensazione che si tratti di un lungo concept sta un po' prendendo piede, speriamo solo di essere smentiti dall'MWC.

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