Tre buone ragioni per le quali non ci convince Gingerbread sul Desire (ma ci piacciono le offerte di Trony)

Nicola Ligas
Nicola Ligas Tech Master
Tre buone ragioni per le quali non ci convince Gingerbread sul Desire (ma ci piacciono le offerte di Trony)

Come avrete letto su queste stesse pagine, ad inizio agosto si è conclusa la piccola epopea che vedeva protagonisti il Desire da una parte, Gingerbread dall'altra e HTC nel mezzo a prender schiaffi un po' dall'uno un po' dall'altro. Dato che, come in tutte le saghe che si rispettino, il giudizio lo si riserva per il finale, abbiamo fatto passare qualche giorno e, a mente fredda, non possiamo ritenerci soddisfatti, per almeno tre ragioni che esamineremo in dettaglio.

  1. "L'update è per tutti tranne Germania (Deutsch Telekom), continente americano, Korea del Sud, e Giappone." Citando il buon vecchio e pluriquotato Henry Ford, potremmo limitarci a constatare che "c'è vero progresso solo quando i vantaggi di una nuova tecnologia diventano per tutti". A questo giro c'è andata bene perché l'Italia è inclusa nell'elenco, ma non crediamo che i nativi americani la pensino allo stesso modo e, senza spingerci tanto in là, i vicini tedeschi avranno probabilmente altrettanto da ridire.
  2. "E' questo l'update ufficiale? Si ma è da intendersi solo a scopo di sviluppo e non per uso comune". Ma quindi lo è o non lo è? Io povero utente che voglio solo aggiornare il mio telefono pagato 500 € un anno fa lo posso mettere, o devo prima studiarmi il manuale della programmazione Android? E poi come mai le garanzie sul corretto funzionamento sono così nebulose?
  3. "Verrà mai rilasciato un update via FOTA? No, bisogna scaricare il RUU". La procedura di aggiornamento non è in effetti difficile, il programma ci guiderà piuttosto agilmente con le istruzioni a video attraverso il completamento dello stesso. Ma un utente qualunque, che non legge quotidianamente androidworld.it (e già qui in effetti è male!) come verrà a conoscenza dell'update per il suo telefono, se lo smartphone stesso non glielo segnala? E, a parte questo, siamo sicuri che i vari warning del disclaimer e del RUU non siano più che sufficienti a scoraggiarlo? Non è che un aggiornamento che doveva essere per tutti, è invece diventato per pochi?

Insomma, quando HTC aveva annunciato che nonostante tutto avrebbe portato Gingerbread su Desire eravamo preparati a qualche sacrificio in termini di app precaricate, ma non a questo.

Se davvero i tecnici dell'azienda hanno fatto tutto il possibile (e non vogliamo essere così maliziosi da dubitarne), allora era forse davvero meglio lasciar perdere. Android 2.2 e 2.3 non sono come il giorno e la notte, le differenze non sono affatto abissali e per di più HTC è uno dei produttori che più pesantemente personalizza i propri modelli: sarebbe bastato magari raffinare un po' Froyo ed in particolare la Sense, rilasciare l'update via OTA e, immancabili mugugni a parte, tutti sarebbero stati contenti. La corsa all'update non deve far perdere di vista lo scopo principale: le performance e l'usabilità del telefono, senza scendere a tanti compromessi. In questo modo sembra quasi che abbiano voluto dire "visto che avevamo ragione noi e Gingerbread sul Desire male si incastra?".

Quando un terminale diventa così famoso, com'è stato il Desire lo scorso anno, della sua reputazione ne va anche di quella di Android stesso e finché i vari produttori non capiranno che il legame sistema operativo-smartphone è bidirezionale, finiranno solo per pestarsi i piedi da soli.

Significa forse che il Desire è da buttare? Niente di più sbagliato, anzi sta diventando un vero affarone! Se non avete la pretesa di giocare ai titoli più moderni, e sapete rinunciare alla smania di avere per forza Gingerbread (in ogni caso ci sono sempre CyanogenMod e Co.) in tutte le altre quotidiane operazioni con Android lo smartphone di HTC è sicuramente un validissimo alleato, tanto più che lo si trova a prezzi sempre più bassi. Un esempio? Fino al 14 agosto Trony lo offre a 239.4€, come testimonia l'immagine qui in alto: meno della metà del costo che aveva appena un anno fa! Attenzione però, la promozione è valida solo in Basilicata, Puglia, Liguria, Lombardia, Piemonte, Veneto e Friuli Venezia Giulia. E se ne trovate di migliori segnalatele pure, i futuri acquirenti ringrazieranno!