Il dump dell'HTC Sensation mostra un bootloader bloccato

Nicola Ligas
Nicola Ligas Tech Master
Il dump dell'HTC Sensation mostra un bootloader bloccato

A quanto pare l'eterna diatriba sui bootloader dei dispositivi Android non è destinata a placarsi. Da una parte abbiamo "i buoni", rappresentati in questo caso da Sony Ericsson, dall'altra i cattivi pentiti ma non ancora redenti (Motorola) e nel mezzo c'è tutto un calderone di produttori che sembrano incerti sul da farsi a seconda del caso. Prendiamo l'emblematico caso di HTC: i suoi terminali sono sempre stati piuttosto amati dagli sviluppatori perché, sebbene non sbloccabili nativamente, erano comunque piuttosto facili da modificare. Poi qualcosa dev'essere cambiato, perché prima lo statunitense Thunderbolt e poi il nostrano Incredible S si ritrovati con il bootloader vincolato dalle chiavi private di HTC. Purtroppo pare che anche il nascituro Sensation non farà eccezione a questa nuova (brutta) regola.

Significa quindi che sul dual-core di HTC non potremo installare firmware alternativi? Non è detto. Speriamo come sempre che la comunità degli sviluppatori sappia aggirare il blocco e ci permetta in un modo o nell'altro di poter fare ciò che vogliamo con il nostro telefono.

Di certo non avrà il beneplacito del produttore taiwanese nel farlo.

Diciamoci la verità, tutto questo ormai sa di stantio, e sembra sempre più un paradosso: da una parte abbiamo un sistema operativo open source, che nativamente ti permetterebbe di farci pressoché tutto ciò che vuoi; dall'altra ci sono un sacco di terminali "cattivi" nei confronti di chi voglia provarci. Sono ormai passati 5 mesi dall'augurio fatto dagli sviluppatori Android che si giungesse ad un compromesso tra gli interessi dei produttori/operatori ed i desideri degli utenti, ed a parte il caso sporadico di Sony Ericsson e le promesse di Motorola, poco è cambiato. Possiamo accontentarci o pretendiamo di più? Quanto è vincolante per voi il "fattore bootloader" nell'acquisto di un nuovo terminale?

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