Google raccoglie 1 GB di dati personali al mese per ogni utente Android

Così affermano i manager Oracle all'Antitrust Australiano.
Roberto Artigiani
Roberto Artigiani
Google raccoglie 1 GB di dati personali al mese per ogni utente Android

Nel corso di un'inchiesta sul mercato della pubblicità, l'Antitrust Australiano (ACCC) ha ascoltato i manager di Oracle i quali avrebbero affermato che Google riceve circa 1 Gigabyte di tracking data al mese per ogni utente Android. Il presidente dell'azienda Rod Sims, era già stato informato sugli aspetti che riguardano l'Antitrust, al di là delle implicazioni a livello privacy. Considerato che 1 GB di dati costa circa 4,5$ i 10 milioni di utenti Android del Paese spendono centinaia di milioni di dollari per inviare i loro dati, stando ai calcoli di Oracle.

Anche se gli utenti possono scegliere che la loro attività non venga tracciata, è praticamente impossibile evitare che Google non riceva informazioni, anche se il telefono non viene usato, è in modalità aereo o non ha SIM. L'unico modo è spegnerlo, afferma Oracle.

La varietà di dati inviata a Google inoltre è molto vasta e differenziata. Fornendo un esempio di dati raccolti Oracle ha riferito di coordinate GPS usate per localizzare il soggetto dentro un centro commerciale, combinate con la pressione barometrica per capire a che piano si trova e capire quindi in quale negozio sta entrando.

Questa informazione permette di stimare la validità di alcune campagne pubblicitarie mirate e quindi migliorare gli algoritmi di profilazione.

Un portavoce di Google ha bollato la presentazione di Oracle come un "gioco di prestigio" con l'implicazione di mettere in cattiva luce BigG. Ha poi aggiunto che il tracciamento della posizione è opzionale e che la società consente a tutti gli utenti Android di vedere e gestire i dati raccolti dall'account Google.

Oracle e Google sono ai ferri corti da tempo ormai per via di una lunga causa, ancora in corso, sull'uso di API Java in Android. Anche se da Nougat in poi BigG ha rimosso il codice in questione, Oracle reclama ancora per le licenze non pagate nel passato.