Le gesture di Android P sono colpa del pulsante app recenti, ma non sono ancora quelle definitive

Nicola Ligas
Nicola Ligas Tech Master
Le gesture di Android P sono colpa del pulsante app recenti, ma non sono ancora quelle definitive

Le nuove gesture di Android P non ci sono piaciute moltissimo, questo già lo saprete, e non siamo i soli ad avere delle perplessità (vedi Android Police o i tanti commenti su Reddit), ma perché Google ha deciso di introdurle? Per copiare iPhone X? Nient'affatto, almeno secondo Dave Burke, ingegnere capo di Android.

Android have those three buttons at the bottom: Home, back and something else. And it's, it's a little too much, a little too complicated. I think of it as like walking into a room with three doors and it's like, 'which door do I go in?'

Android ha questi tre pulsanti in basso: home, indietro e qualcos'altro. E sono un po' troppi, troppo complicati. Li vedo come se entrassi in una stanza con tre porte ed è come 'in che porta dovrei andare?'

Il punto di vista di Burke non è sbagliato.

Molti produttori implementano il pulsante app recenti a modo loro, con simboli ed in posizioni diversi. C'è chi usa un cerchio, chi un quadrato, chi... qualcos'altro (sì, parlo di te Samsung - NdR). Nel rapido colpo d'occhio delle due immagini seguenti, è in effetti difficile pensare che le due NavBar rappresentate abbiano lo stesso scopo.

Google Pixel 2 XL a sinistra, Samsung Galaxy S8 a destra

iPhone proveniva invece da una storia diversa, e voleva rimuovere il suo tasto home. Google invece voleva liberarsi solo del pulsante app recenti, mantenendo al contempo gli altri due. Il tasto home serve perché "solido e deterministico"; è come il maniglione anti-panico: sai che è lì e ci potrai sempre tornare. Il pulsante indietro invece è ormai necessario per il corretto funzionamento di tante app, ed anche solo per quello non può essere eliminato, a meno di non costringere gli sviluppatori a cambiare il proprio codice. Google è però stato abbastanza bravo da renderlo contestuale, ovvero da farlo apparire solo quando serve.

Burke ha inoltre aggiunto che la seconda beta di Android P, ovvero la terza developer preview, arriverà tra poche settimane (inizio giugno, secondo le precedenti previsioni), e che avrà animazioni ancora più fluide e gesture migliorate; ad esempio potremo sempre effettuare uno swipe completo dal basso per arrivare all'app drawer, cosa che ora è possibile solo nella home, mentre se c'è un'app avviata dovrete prima per forza passare dall'elenco delle app recenti.

Nonostante Google ci stia lavorando sopra da oltre un anno insomma, sembra che quelle che abbiamo visto non siano ancora le gesture definitive, quindi diamogli tempo di maturare e vediamo come saranno al momento della release stabile di Android P. Per ora conserviamo le nostre perplessità iniziali, ma magari dovremo ricrederci; o almeno lo speriamo.

Via: CNET