Android P promette di migliorare qualità e latenza audio come mai fatto prima d'ora (foto)

Vezio Ceniccola
Vezio Ceniccola Tech Master
Android P promette di migliorare qualità e latenza audio come mai fatto prima d'ora (foto)

Uno dei settori su cui Android sembra non essere al pari rispetto ad altri sistemi, ad esempio iOS, è quello della gestione dell'audio. Per anni molti professionisti hanno preferito utilizzare sistemi iOS proprio per la differenza di latenza e qualità audio disponibile, ma questo aspetto potrebbe presto essere rivoluzionato grazie alle novità di Android P.

Durante gli appuntamenti del Google I/O si è parlato anche di due strumenti dedicati proprio all'audio: Sound Amplifier e Dynamic Processing Effect. Grazie a questi nuovi elementi di Android, si potrà garantire agli utenti una resa sonora di livello superiore, soprattutto per quanto riguarda le applicazioni audio in tempo reale.

In particolare, Dynamic Processing Effect è un framework che sarà inserito direttamente nell'AOSP di Android, e potrà essere sfruttato da tutti gli OEM anche sulle proprie versioni personalizzate. Il funzionamento di questo componente è diviso su quattro canali – PreEq, Multi-Band Compressor, PostEq e Limiter – e consente di apportare modifiche profonde ai suoni processati, aggiungendo filtri, compressori, amplificatori e modificando tutti i parametri in tempo reale.

In questo modo è possibile ottenere un'estrema riduzione della latenza audio, sia su tracce stereo che per il surround 5.1, andando a migliorare il suono in uscita dal dispositivo. Modificando i parametri di equalizzazione è possibile amplificare i bassi, ridurre i disturbi, avere una migliore soppressione dei rumori del microfono e dare all'ascoltatore il meglio dell'esperienza sonora che il suo smartphone possa offrire.

A questo punto, la palla passa agli sviluppatori e agli OEM, che potranno implementare queste nuove caratteristiche sui propri prodotti. Come sempre, la nostra speranza è che tali strumenti vengano largamente adottati da tutti, creando una base software diffusa e supportata nel tempo, in modo da offrire anche agli utenti Android una qualità audio pari o migliore rispetto a quella degli altri sistemi.