Avete mai "visto" la musica? L'app Audio Lab prova a stupirvi (foto e video)

Vincenzo Ronca
Vincenzo Ronca
Avete mai "visto" la musica? L'app Audio Lab prova a stupirvi (foto e video)

Nel Play Store vi è un'intera sezione dedicata alla musica nella quale troviamo app di ogni tipo: le più famose per lo streaming come Spotify, Deezer, Play Music e molte altre per gestire e creare file musicali.

Oggi vi parliamo di un'app che non rientra nelle categorie sopra citate: la visualizzazione della musica. Parliamo di Audio Lab sviluppata da Duncan Smith che si pone l'obiettivo di elaborare e proporvi un'interpretazione visiva della musica che state ascoltando in tempo reale.

La parola d'ordine è: essenzialità (forse troppa)

Audio Lab ha un'interfaccia molto semplice, non c'è bisogno di nessuna configurazione o inizializzazione. Non richiede la registrazione di nessun account ma soltanto i permessi per accedere al vostro archivio interno per visualizzare foto, video e file audio ed al microfono per funzionare. La grafica è abbastanza retrò, non quel retrò vintage (che potrebbe essere apprezzabile) ma quel retrò che sa di "vecchio". Audio Lab inizia a farvi "visualizzare" la musica sin da subito: anche se non state ascoltando nessun file audio, l'app ha accesso al microfono e sullo schermo vedrete degli effetti visivi correlati all'audio dell'ambiente in cui vi trovate.

Funziona senza intoppi durante l'ascolto di musica in streaming con Spotify ed anche di file musicali presenti in memoria ascoltati mediante Play Music. Tappando due volte sullo schermo avrete accesso ad un menù laterale dal quale gestire la riproduzione della canzone, salvare o esportare i settaggi, gestire il tipo e vari parametri degli effetti grafici ed il tempo di visualizzazione dell'effetto prima che cambi in automatico. Troviamo una lista di circa 25 effetti grafici diversi: tra quelli molto interessanti e tecnici abbiamo il diagramma in dbFS, la visualizzazione della onda sonora nel tempo, della FFT e dell'autocorrelazione, il riconoscimento dei beat e delle note musicali; altri sono onestamente troppo semplici ed arretrati per trovarsi in un'app nel 2018.

Vi lasciamo alla nostra galleria per tutti i dettagli ed al video in basso, in modo da poter vederla anche in azione.

Qualcosa che non avete mai provato (o quasi)

L'impressione che abbiamo avuto è stata contrastante. Da una parte si ha la sensazione di provare qualcosa di interessante e nuovo, soprattutto per quanto riguarda quei parametri molto tecnici che vengono visualizzati: la rappresentazione in tempo reale dell'onda sonora è coerente con la musica ed anche con le persone che parlano all'esterno (se non state ascoltando musica), la trasformata di Fourier (FFT) ed il diagramma in dbFS corrispondono all'audio ascoltato.

Per questi ultimi due abbiamo notato un ritardo di circa 1,5 secondi con l'audio ascoltato, ma è comunque un buon risultato per lo sviluppatore riuscire ad elaborare dei parametri cosi complessi in tempo quasi reale.

Il rovescio della medaglia è rappresentato dagli altri effetti grafici non tecnici come le nuvole, spirali, palline saltellanti ed addirittura zombie: il concetto è sempre quello di vedere gli elementi grafici animarsi a ritmo di musica, questo in realtà avviene ma gli effetti sono davvero arretrati tanto che ricordano moltissimo le animazioni grafiche del vecchio Windows Media Player 7.

Aggiungiamo che l'app costa 1,19€ che non ci sentiamo di giustificare. Abbiamo trovato una buona sostanza, per gli elementi molto tecnici accurati ed elaborati in tempi (quasi) reali, ma poca cura dell'interfaccia e della grafica che assolutamente non invogliano ad usare l'app. Certamente sarebbe stato peggio se fosse stato il contrario nonostante l'occhio voglia sempre la sua parte. In basso, se siete curiosi o tecnici della musica, vi lasciamo il badge per il download.