Il nuovo bootloader di Galaxy S8 e Note 8 renderà dura la vita agli amanti del modding (aggiornato)

Vezio Ceniccola
Vezio Ceniccola Tech Master
Il nuovo bootloader di Galaxy S8 e Note 8 renderà dura la vita agli amanti del modding (aggiornato)
Aggiornamenti

Samsung sta per iniziare a rilasciare un nuovo aggiornamento per Galaxy Note 8 che, oltre alle nuove patch di sicurezza aggiornate a gennaio 2018, porterà con sé anche un nuovissimo bootloader aggiornato. Ma quest'ultima, forse, non è una buona notizia per gli utenti appassionati di modding.

La nuova versione del bootloader va a sistemare un bug utilizzato dalla versione modificata da Prince Comsy del noto software Odin, che consente l'installazione di software non autorizzati o anche di firmware che non sarebbero normalmente compatibili con la variante regionale del dispositivo.

La risoluzione del bug comporta ovviamente l'impossibilità di utilizzare alcune delle funzioni della mod di Odin, cosa che mette in pericolo il lavoro di alcuni progetti indipendenti legati al modding. Oltre a non poter più flashare versioni diverse del software, ad esempio i firmware no brand, scompare anche la possibilità di eseguire un reset completo per ripristinare il dispositivo in caso di hard brick.

Da quanto visto nelle ultime versioni beta, il bootloader aggiornato arriverà presto anche su Galaxy S8 e S8+, che dunque risentiranno degli stessi problemi col modding. A questo punto, non esiste ancora un metodo per ritornare ad una versione precedente del bootloader, dunque per chi ha già ricevuto il nuovo aggiornamento è impossibile tornare indietro.

Non sappiamo se nelle prossime settimane si troverà una soluzione a questa vicenda, magari con un aggiornamento della versione modificata di Odin o con qualche altro trucco via software. Quello che è certo è che Samsung ce la sta mettendo tutta per rendere ancora più difficile la vita agli esperti della personalizzazione Android, e la situazione non sembra promettere bene per il futuro.

Aggiornamento 02-02-2018 ore 12:40

Dopo l'arrivo di questa notizia, in rete si sono scaldati un po' gli animi e tutti hanno cercato di capire qualcosa in più a riguardo. Sul forum XDA è nato un thread apposito per discutere e confrontarsi sulla faccenda, ma anche gli utenti più esperti hanno trovato difficoltà a fare chiarezza.

Quello che sappiamo sinora è che il blocco della modifica del firmware portato dal nuovo bootloader dovrebbe essere confermato per quanto riguarda la versione americana di Note 8, che dunque rischia un hard brick se si effettua un flash di un firmware no brand su un modello brandizzato.

Non è chiaro, invece, se tale pericolo sia relativo anche alla versione internazionale del dispositivo, quindi non possiamo dire se gli utenti italiani siano interessati da questa faccenda.

In un post su un altro thread di XDA, l'utente BlackMesa123 afferma che in un nuovo aggiornamento di Galaxy A7 è stato individuato un problema relativo al blocco di RMM State, che per questioni di sicurezza impedisce il flash di firmware diversi se non si accede con l'account Google del proprietario del dispositivo. Questo però appare un problema diverso da quello del bootloader di Note 8, anche perché riguarda un modello differente, dunque non è detto che i due blocchi siano collegati.

In attesa di maggiori informazioni, vi consigliamo di prendere queste informazioni con la massia cautela. Se siete interessati ad approfondire la situazione, potete seguire il thread già citato sul forum XDA a questo indirizzo.