A partire da Android 9.0 P, gli operatori potrebbero nascondere agli utenti i dati sull'intensità del segnale di rete

Edoardo Carlo
Edoardo Carlo
A partire da Android 9.0 P, gli operatori potrebbero nascondere agli utenti i dati sull'intensità del segnale di rete

In Italia, la diatriba fra smartphone brand o no brand è meno accesa e sentita che in altri paesi. Da noi le personalizzazioni degli operatori si limitano al massimo a qualche app preinstallata, brutte splash screen e all'intercessione per gli aggiornamenti di sistema. Altrove, l'intervento degli operatori telefonici è molto più invasivo e, in futuro, la situazione potrebbe persino peggiorare.

Nel codice di Android sono infatti state recentemente scoperte inquietanti novità, che rimandano alla possibilità, da parte degli operatori, di nascondere la qualità del segnale di rete agli utenti. I meno esperti di voi potrebbero non sapere che, oltre alle classiche tacche del segnale presenti sulla barra di stato – una semplice approssimazione grafica della copertura del segnale – è attualmente possibile consultare in ogni momento la reale e precisa qualità del segnale (Impostazioni > Info sul telefono > Stato > Stato SIM > Intensità segnale), espressa nelle unità di misura dBm e asu. Di norma, più basso è il valore in dBm, minore è l'intensità del segnale.

Tutto ciò potrebbe dunque avere le ore contate, perché a partire da Android 9.0 P, la possibilità di nascondere tali dati, su specifica richiesta degli operatori, potrebbe diventare realtà. Non è esattamente chiaro quando e perché gli operatori telefonici dovrebbero imporre una tale limitazione agli utenti, ma non è mai positivo quando vengono prese decisioni di questo tipo.

Fortunatamente, sembra che la stringa di codice inserita faccia riferimento soltanto alla possibilità di nascondere quel dato dalle impostazioni, non intaccando le API sfruttate da app di terze parti per l'accesso all'intensità del segnale. Nel caso dunque gli operatori attuassero una tale limitazione, sarà ancora possibile consultare per esteso tutti i dati a riguardo, tramite app come questa, per esempio.