Briar, l'app per la messaggistica "da agenti segreti" che invia messaggi attraverso Tor (foto)

Leonardo Banchi
Leonardo Banchi
Briar, l'app per la messaggistica "da agenti segreti" che invia messaggi attraverso Tor (foto)

La sicurezza di avere un buon sistema di crittografia a proteggere la privacy delle proprie chat è certamente qualcosa che chiunque apprezza, e che la maggior parte dei principali sistemi di messaggistica ha ormai implementato.

Tuttavia, se le informazioni che dovete scambiare richiedono un livello di privacy addirittura superiore a questo, avrete bisogno di strumenti più specifici: strumenti come Briar, un'app di messaggistica appena entrata in fase di beta pubblica che sfrutta la rete Tor per lo scambio di messaggi.

Sicurezza senza falle

Tor punta tutto sull'anonimato: lo scambio di messaggi non si appoggia ad un server centrale, ma avviene direttamente fra i dispositivi sfruttando la rete Tor. Se questa non è disponibile, per blocchi o assenza di segnale, è possibile scrivere ai propri contatti utilizzando un collegamento Bluetooth o una WiFi ad hoc. Vale la pena di notare, però, che la necessità di connessione continua a Tor rende Briar particolarmente esosa di batteria, per cui a meno che non abbiate particolari esigenze può valere la pena di dirigere la vostra attenzione verso alternative più tradizionali.

Lo stessa attenzione alla privacy si riflette in tutte le funzionalità, di Briar, anche nella modalità di aggiunta dei contatti: l'unico modo per compiere questa operazione, infatti, è trovarsi fisicamente assieme alla persona con cui volete parlare, ed inquadrare rispettivamente i codici QR mostrati sugli schermi dei telefoni. Un metodo sicuramente meno comodo di un normale scambio di numeri di telefono o nickname, ma particolarmente sicuro se volete essere sicuri che nessuna persona indesiderata possa accedere ai messaggi che avete inviato.

Proprio per garantire il massimo della sicurezza ai propri utenti (probabilmente giornalisti, attivisti o altre figure per le quali la privacy rappresenta davvero un requisito irrinunciabile, gli sviluppatori di Briar hanno sottoposto la propria app alle analisi di Cure53, azienda di sicurezza che ha lodato le caratteristiche dell'app e segnalato poche vulnerabilità, prontamente corrette.

Download gratuito

L'accesso alla beta di Briar è possibile liberamente attraverso il Play Store: potete scaricare l'app sul vostro smartphone cliccando sul badge per il download che trovate a seguire, ma ricordate che trattandosi di un'app in fase unreleased è possibile imbattersi in qualche bug.

Fonte: Androidpolice