Scovata una modalità Panic Detection in Android Nougat 7.1

Edoardo Carlo
Edoardo Carlo
Scovata una modalità Panic Detection in Android Nougat 7.1

L'estrema diffusione che Android è riuscito a raggiungere nel mondo ne ha ben presto fatto un bersaglio appetibile per i tanti malintenzionati che permeano il web. Sempre più spesso vi riportiamo notizie circa nuovi malware scoperti e sventati da parte di Google e dei servizi che si occupano di sicurezza informatica. Sicurezza che, come tristemente noto, è sempre un passo indietro rispetto alle machiavelliche soluzioni che gli sviluppatori di malware adottano per scardinare i livelli di protezione dei nostri dispositivi.

La prevenzione è sempre l'arma più vincente in questi casi – è bene quindi evitare di navigare in siti poco raccomandabili e soprattutto di installare app di dubbia provenienza – ma quando ormai è troppo tardi, è necessario che un sistema operativo integri delle soluzioni in grado di scattare nel momento del bisogno, levando le proverbiali castagne dal fuoco. È ciò che deve aver pensato Google che, a partire da Android Nougat 7.1, ha deciso silentemente di integrare nel sistema una modalità chiamata Panic Detection.

Non pubblicizzata per non dare possibilità di contromisure ai creatori di malware, questa modalità permette di accorrere in aiuto dell'utente che ha visto invaso il proprio smartphone da un'app che non gli permette più di riprendere il timone del proprio dispositivo. Infatti, la modalità è in grado di rilevare una sequenza prolungata di pressioni del tasto indietro (tutto lo facciamo in modo impulsivo, quando il nostro smartphone sembra bloccarsi), attivandosi automaticamente, scavalcando l'applicazione malevola e riportandoci alla home.

Una volta che l'azione del malware è stata neutralizzata, sarà premura dell'utente di sbarazzarsi dell'app infetta, disinstallandola tramite le impostazioni. I colleghi di XDA Developers, che hanno scovato questa interessante e utile modalità, ne hanno fatto anche un'analisi tecnica decisamente approfondita, a cui vi rimandiamo (trovare il link in fonte) nel caso foste interessati.