Google vuole insegnarvi a fotografare i fiori, ma ci riesce solo in minima parte

Nicola Ligas
Nicola Ligas Tech Master
Google vuole insegnarvi a fotografare i fiori, ma ci riesce solo in minima parte

Quando Google pubblica un post di consigli ormai siamo abituati a non aspettarci chissà quale rivelazione illuminante, e l'articolo di oggi non fa eccezione. Oggetto del giorno è la fotografia floreale, che trae nuova ispirazione dall'arrembante primavera che aleggia su di noi. Ecco quindi quali sono i suggerimenti di Google per dei perfetti scatti ai vostri fiori e piante:

  1. La luce è la chiave. Controllate l'esposizione per essere sicuri di avere il giusto ammontare di luce per vedere tutti i dettagli. Sui Pixel, premete il punto dove volete mettere a fuoco e fate scorrere lo slider su e giù per aggiustare il livello di esposizione in base alle condizioni di luce.
  2. Pensate alla cornice. Guardate lo spazio attorno alla scena e se non vale la pena, zoomate, altrimenti allargatevi. Sui Pixel, abilitate la griglia: in quella 3x3, ideale per i fiori, la vostra composizione dovrebbe stare nel riquadro centrale.
  3. Provate Lens Blur. Funzione "esclusiva" dei Pixel che farà apparire le foto più professionali. Scattate le foto e lentamente sollevate lo smartphone in modo che possa essere sfocato correttamente lo sfondo (potete comunque editarlo in seguito). Ideale per foto ravvicinate (non solo di fiori)
  4. Portate un amico. Mettetelo/a in posa assieme ai fiori, per dare maggiore spessore alla foto nel suo insieme.
  5. Scattate a volontà! Con i Pixel, avete spazio di archiviazione illimitato e gratuito su Google Foto, quindi lo spazio non è un problema (a meno che non finiate prima quello dello smartphone - NdR)
  6. Riguardatele più tardi. Basta scrivere “fiori” nella barra di ricerca di Google Foto ed avrete il vostro "bouquet" pronto da condividere.

Ad esclusione dei punti 1 e 2 insomma, li possiamo a malapena definire "consigli", e non è che i primi due siano poi dei grandi trucchi, ma piuttosto banali accorgimenti.

Siamo troppo severi? Forse sì, visto l'argomento piuttosto triviale: ti vogliamo bene lo stesso, Google.

Fonte: Google