Xiaomi Mi6 potrebbe arrivare a metà aprile e con queste specifiche, Mi MiX II nella seconda metà del 2017

Nicola Ligas
Nicola Ligas Tech Master
Xiaomi Mi6 potrebbe arrivare a metà aprile e con queste specifiche, Mi MiX II nella seconda metà del 2017

Giornata di rumor freschi in casa Xiaomi, per non uno ma ben due modelli tanto attesi dall'azienda cinese. Iniziamo con Mi6, il prossimo top di gamma. Fermo restando che Xiaomi non si è mai impegnata a realizzare per forza di cose uno smartphone di questa famiglia all'anno, il toto-data per il lancio di Mi6 indica ora il 16 aprile, in base a quanto riportato dalla solita fonte anonima della quale non possiamo quindi verificare l'autenticità.

La stessa fonte snocciola anche alcune specifiche dello smartphone: schermo da 5,2'', processore Snapdragon 835, ed una variante con corpo in ceramica, che del resto non sarebbe certo una prima volta per Xiaomi. Si parla anche di una fotocamera affine a quella di Xperia XZ Premium, ma non è ben chiaro dove starebbero le affinità. Infine, in materia di prezzo, Xiaomi dovrebbe ancora una volta fare le cose per bene: 1.999 yuan (circa 275€) per 4 GB di RAM e 32 GB di memoria interna, ma ci saranno anche varianti da 4/64 GB e quella premium da 6/128 GB con corpo in ceramica, che dovrebbe arrivare intorno ai 2.500 yuan (circa 340€).

Sinceramente non crediamo troppo a tutto questo report, ma se ci sarà del vero sotto lo scopriremo a breve, perché se la data di lancio fosse davvero così vicina, non mancheranno di trapelare altre informazioni a breve.

Veniamo invece a Mi MIX II, la cui esistenza è già stata confermata da Xiaomi stessa, e che ci aspettiamo possa arrivare il prossimo autunno, a circa un anno dal primo modello. Secondo il noto analista Pan Jiutang, Mi MIX II dovrebbe utilizzare un lettore di impronte posto sotto al display, cosa che inizialmente si pensava avrebbe fatto Samsung con S8. Lo scopo di tutto ciò è evidente: far sì che sia davvero uno smartphone "solo schermo", eliminando o riducendo davvero ai minimi termini qualsiasi cornice posta attorno al display. Una "missione" senz'altro affascinante, che ci auguriamo Xiaomi sappia sviluppare in modo un po' più convincente rispetto al primo modello, dove i compromessi da sostenere per avere il display full screen si sono rivelati un po' eccessivi.