La privacy degli utenti Play Store è a rischio, e ve lo dice una università

Massimo Maiorano
Massimo Maiorano
La privacy degli utenti Play Store è a rischio, e ve lo dice una università

La Carnegie Mellon University ha condotto uno studio su circa 18.000 applicazioni gratuite presenti sul Play Store. I risultati sono piuttosto insoddisfacenti: centinaia di popolari applicazioni non dispongono di politiche sulla privacy, mentre molte di quelle provviste non sono comunque chiare circa raccolta e condivisione delle informazioni personali.

Tra le 18.000, circa 9.000 applicazioni non tutelano in alcun modo la privacy; un altro 41% raccoglie informazioni sulla posizione degli utenti, e il 17% di queste potrebbe condividere tali dati, il tutto senza che ciò sia dichiarato. Lo studio è stato condotto tramite uno strumento di analisi automatica e non tutti i casi con esito negativo sono da considerarsi pericolosi a prescindere, cosa che la stessa università afferma consigliando un secondo controllo condotto da un umano.

Tuttavia, questo basta a sollevare varie domande circa la sempre più importante privacy degli utenti. Quale è la vostra opinione circa la sicurezza del mondo Android?

The automated system uses natural language processing and machine learning to analyze the text of privacy policies.

It then examines the app’s computer code to see whether its behavior suggests it shares personal information and therefore should have a privacy policy. It also checks whether the app’s data collection and sharing behavior is consistent with an existing privacy policy. - Carnegie Mellon University

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