Le nuove Awareness API sono perfette per Google Assistant

Nicola Ligas
Nicola Ligas Tech Master
Le nuove Awareness API sono perfette per Google Assistant

Google ha creato un nuovo set di API molto interessanti, che renderanno gli smartphone Android più consapevoli del loro contesto di utilizzo, e quindi in grado di venire incontro più facilmente alle esigenze dell'utente; una mossa fatta, probabilmente, in vista di Google Assistant (se non sapete cosa sia, leggete il nostro approfondimento).

Chiamate Google Awareness API (letteralmente: consapevoli delle vicinanze), queste sfruttano 7 segnali di tipo diverso (orario, posizione, luoghi vicini, beacon, cuffie, attività e meteo) per aiutare le app ad offrire un'esperienza personalizzata in base al contesto. Al contempo, avere un sistema unico di gestione di dati diversi rappresenta un beneficio in termini di dispendio energetico.

L'idea è ad esempio quella che, terminata la corsa mattutina, vi venga proposto un luogo di ristoro vicino, oppure che, all'inserimento delle cuffie, il vostro smartphone vi chieda di avviare un'app musicale.

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Le Awareness API sono in realtà formate da due parti, a cui gli sviluppatori potranno accedere in modo indipendente: Fence e Snapshot. Le API Fence permettono il geofencing, ovvero la delimitazione di aree geografiche, in modo che le app possano reagire di conseguenza all'ingresso o all'uscita da un certo luogo. All'arrivo in palestra potrebbe quindi aprirsi l'app di allenamento; una volta che fosse notte e vi avvicinaste a casa potrebbe invece partire quella per controllare le luci domestiche, ecc.

Le Snapshot API invece sono quelle che raccolgono i 7 segnali di cui sopra, le cui informazioni possono poi essere usate dallo sviluppatore, ovvero dalla sua app, nel modo che riterrà più opportuno.

Le Awareness API non sono ancora di dominio pubblico, ma cliccando sul link alla fonte potrete registrarvi per avervi accesso prima possibile.

Fonte: Google